ROMA – Due uomini sono stati iscritti nel registro degli indagati per il rogo che il 10 maggio scorso è costato la vita a tre giovani sorelle rom, Francesca, Angelica ed Elisabeth Halilovic, di 4, 8 e 20 anni, morte bruciate vive nella roulotte in cui vivevano con la famiglia a Centocelle, quartiere della periferia romana.
Secondo quanto scrive il Messaggero, nel mirino dei pubblici ministeri ci sono due uomini, anche loro rom, residenti in uno dei campi in cui la famiglia Halilovic ha vissuto negli ultimi anni. I tre devono rispondere di omicidio plurimo, tentato omicidio, detenzione di oggetti incendiari.
Gli inquirenti pensano che l’incendio letale per le tre sorelline si iscriva in una più ampia serie di aggressioni e vendette tra famiglie rivali forse collegate ad altri crimini e ricatti, come estorsioni relative all’assegnazione dei container nei campi romani.
Per questo motivo, scrive il quotidiano romano, nel fascicolo sul rogo sono stati acquisiti anche gli atti relativi all’incendio avvenuto tre giorni dopo quello di Centocelle nel campo della Barbuta, in zona Appia, dove vivono alcuni parenti di Romano Halilovic, il padre delle ragazze, e dove aveva vissuto l’intera famiglia, prima di spostarsi in via Salviati e poi fuggire di nuovo.
Lo stesso Halilovic ha spiegato agli inquirenti di aver avuto dei problemi all’interno della comunità e di pensare che a quei problemi sia legato anche l’incendio della sua roulotte. Che ci fossero dei problemi lo testimonierebbe anche il fatto che gli Halilovic non avevano rivelato nemmeno ai parenti più stretti di essersi trasferiti a Centocelle, probabilmente per paura di vendette.