ROMA – Le targhe delle auto in Italia costano il doppio. La produzione di targhe automobilistiche da noi è monopolio dell’Istituto poligrafico della Zecca dello Stato, che le fabbrica nel suo unico stabilimento a Foggia al costo di 40,60 euro a targa. Il doppio della media degli altri Paesi europei. E non va meglio nelle province autonome di Aosta, Trento e Bolzano, dove una targa arriva a costare 44,40 euro.
Non solo la produzione di targhe è costosa, ma è andata anche in tilt. Nei giorni scorsi siamo rimasti a corto di targhe. Alla fine di aprile ha lanciato l’allarme l’Unasca (unione nazionale autoscuola e studi di consulenza automobilistica): mancano le targhe, in un Paese che sta risalendo faticosamente la china dopo il -48% di immatricolazioni nei sei anni fra il 2007 e il 2013. L’emergenza ha riguardato soprattutto le province di Como, Bari, Treviso, Brescia e Bergamo. Riporta Filippo Manwuller su Libero:
L’Istituto poligrafico […] rassicura: tempo una settimana e la situazione sarà normalizzata. I circa 250 operai (i dipendenti dell’Ipzs sono in tutto 1.800) sono alle prese con doppi turni e superlavoro e hanno saltato il ponte del primo maggio. […] «Non è la prima volta che si verifica una situazione di questo genere», tuona il segretario Unasca Ottorino Pignoloni. Ma questa volta i contraccolpi si sono fatti sentire con più forza, perché i magazzini si sono svuotati alla fine del mese – «periodo nel quale, come è noto, si registra il maggior numero di richieste di immatricolazioni» – e perché in queste settimane le società di autonoleggio stanno rinnovando i propri parchi auto, in vista dell’estate.
In questo quadro negativo un segnale confortante lo danno le immatricolazioni:
Lo confermano i dati, che rivelano un piccolo «momento d’oro »per il settore. «A marzo risultano immatricolate uso locazione senza conducente il 27% delle auto, con un aumento del 31,7% rispetto al 2013.Nel trimestre il settore ha rappresentato il 21,3% dell’immatricolato nazionale. Ogni giorno sono siglati quasi 12 mila contratti», spiega Pietro Teofilatto, direttore della area locazione di Aniasa, l’associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici, che ha recentemente scritto a ministero, Ipzs, motorizzazione, ragioneria generale dello Stato, per segnalare «ritardi» e «difficoltà» e per chiederne «rimedio». «La produzione era allineata al fabbisogno stimato dal ministero, di un milione e 350 mila targhe. Non ci aspettavamo questa accelerazione nelle immatricolazioni. I festivi non ci hanno agevolato.Ma ora stiamo producendo a regime doppio, abbiamo introdotto un turno notturno e uno al sabato per far fronte alla situazione e ripristinare le scorte di sicurezza. In una settimana circa la situazione tornerà alla normalità », rassicura Rosario Calandruccio, direttore di produzione dell’Ipzs.