Terremoto centro Italia: Accumoli e Amatrice già nel 1639 rase al suolo

Terremoto centro Italia: Accumoli e Amatrice, il precedente del 1639
Terremoto centro Italia: Accumoli e Amatrice, il precedente del 1639

ROMA – Accumoli ed Amatrice, oggi, sono un cumulo di macerie. Ma già nel 1639 questi due borghi del Lazio sono stati devastati da una scossa molto simile. Il sismologo dell’Ingv Andrea Tertulliani spiega a Repubblica:

“Già nel 1639 in quest’area è stato registrato un sisma ‘gemello’ al terremoto verificatosi questa notte”, ha spiegato Tertulliani, “anche nel 1703 ci fu una sequenza sismica molto intensa e che coinvolse un’area estesa nel territorio di Norcia”, molto simile a alla scossa che ha stravolto questa notte un’area fra il Lazio, l’Umbria e le Marche.

“Il terremoto di questa notte, ribadisco, è avvenuto in un’area considerata ad altissimo rischio sismico, un’area dove i terremoti si ripetono con frequenza” evidenzia ancora il sismologo. L’episodio più grave nella stessa area, dunque, avvenne il 7 ottobre del 1639, quando un sisma di magnitudo 6.2 distrusse entrambi gli abitati di Amatrice e Accumoli. Del drammatico evento ci rimane la viva descrizione contenuta riportata da Carlo Tiberij Romano – Marciani, dove si legge testualmente: ”

Nuoua, e vera relatione del terribile, e spauentoso terremoto successo nella citta della Matrice, e suo stato, con patimento ancora di Accumulo, e luoghi circonuicini, sotto li 7. del presente mese di Ottobre 1639. Con la morte compassioneuole di molte persone, la perdita di bestiami d’ogni sorte, e con tutto il danno seguito fino al corrente giorno”. La ragione del sisma, secondo il commentatore, sarebbe il comportamento lascivo e “gli enormi peccati” degli abitanti. Per questo “IDDIO gli purifica con tremendo e rigoroso castigo”.

La scossa è stata avvertita chiaramente, conferma il centralino dei vigili del fuoco, anche in tutta Roma, non solo nei piani alti degli edifici. Molte persone sono scese in strada. Alla prima scossa, che ha fatto oscillare con evidenza i lampadari, ne sono seguite almeno altre due più leggere. Poi alle 4.33 una scossa molto più forte ma più breve: 6 secondi rispetto ai 14 di quella iniziale. Al momento a Roma non vengono segnalati danni e il 115 invita a seguire le notizie sul web e in tv.

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