ROMA – Un altro imprenditore, Carlo Strassil, sarebbe stato intercettato dalla procura di Pescara mentre con ”grasse risate” faceva il punto sulla ricostruzione post terremoto all’Aquila, nel 2009. Lo scrive La Repubblica.
Strassil – riferisce il quotidiano ‘la Repubblica’ – sarebbe ora indagato per corruzione nell’ambito di un’inchiesta su un appalto pubblico da 600 mila euro relativo ai certificati di agibilita’ delle scuole dell’Aquila dopo il sisma. Finito nel mirino degli inquirenti per la vicenda di un’opera pubblica fantasma in provincia di Pescara, Strassil, nell’estate del 2009, al telefono avrebbe assicurato suo interlocutore, ridendo, che all’Aquila ”e’ un film” e che con la ricostruzione si procede ”alla grande”.
Nell’indagine, passata per competenza da Pescara all’Aquila, sarebbe indagato, per corruzione e abuso di ufficio, anche Gianni Giuglielmi, all’epoca provveditore delle opere pubbliche per Lazio, Sardegna e Abruzzo e ora – scrive sempre il quotidiano – provveditore per la Campania da pochi giorni nominato dalla presidenza del consiglio dei ministri commissario straordinario per il risanamento del fiume Sarno.
Il nome di Guglielmi comparirebbe gia’, con l’ipotesi di abuso d’ufficio, nell’indagine per un presunto appalto gonfiato nel corso dei lavori della questura dell’Aquila, una ristrutturazione lievitata da tre a 18 milioni di euro.