Test salivari nelle scuole in Lombardia da maggio: pratici e poco invasivi, il modello a Bollate

di Daniela Lauria
Pubblicato il 22 Aprile 2021 - 08:44 OLTRE 6 MESI FA
Test salivari nelle scuole in Lombardia da maggio: pratici e poco invasivi, il modello a Bollate

Test salivari nelle scuole in Lombardia da maggio: pratici e poco invasivi, il modello a Bollate (Foto Ansa)

Test salivari anti Covid nelle scuole da maggio in Lombardia. Ad annunciarlo è il presidente di Regione Attilio Fontana intestandosi il ruolo di apripista in Italia. 

Un editoriale su Lancet sottolinea l’importanza di questi test, poco costosi e poco invasivi: è ormai pacificamente accettato che la saliva costituisce un campione diagnostico altrettanto valido dei tamponi naso-faringei, rispetto ai quali presenta vantaggi in termini di minore invasività nel prelievo.

Rispetto al tampone, tuttavia, esiste ancora una grande variabilità nei metodi di raccolta e di trattamento dei campioni, che può influire sull’affidabilità dei risultati e sulla loro concordanza con i tamponi naso-faringei. 

Il Lombardia verranno utilizzati in ambito scolastico, “i test frutto di una sperimentazione attuata dall’Università degli Studi di Milano – ha spiegato Fontana – Questi test, meno invasivi e più semplici da utilizzare, hanno la stessa validità del tampone nasofaringeo molecolare”.

“Ci consentiranno pertanto di attuare un monitoraggio ancora più accurato della diffusione del virus, senza la necessità di impiegare personale sanitario, che potrà dedicarsi alla campagna vaccinale e alla cura dei pazienti ricoverati e non negli ospedali”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. 

Test salivari, il via libera del ministro Speranza

“La richiesta di utilizzare i salivari molecolari – ha spiegato Fontana – era già stata avanzata diversi mesi fa al Cts nazionale senza ottenere risposte. Finalmente ieri il ministro Speranza ha confermato che tutti i tipi di test già autorizzati in Paesi che fanno parte del G7 possono essere utilizzati anche in Italia. Pertanto, considerando che questo test ha già ottenuto l’autorizzazione in gran parte di questi tra cui la Francia, Usa e Giappone, la nostra regione sarà la prima ad utilizzarlo in Italia, in sostituzione del tampone molecolare nasofaringeo, al momento unico strumento per confermare la positività al Covid-19”.

“Sono molto onorato e ringrazio tutta l’equipe del professor Gianvincenzo Zuccotti, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Statale di Milano – ha concluso Fontana – che ha lavorato senza sosta per portare a termine il primo test italiano di questo tipo, confermando ancora una volta l’eccellenza lombarda anche nel campo della Ricerca”. 

Test salivari, Moratti: “Test salivari ideali per le scuole”

La vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha espresso la sua soddisfazione: “Questo strumento diagnostico, già in uso in Europa e Stati Uniti – spiega – non comporta la presenza di personale sanitario per la raccolta del campione e pertanto, nella sua estrema semplicità e praticità, si presenta ideale per le scuole”.

“Il test salivare molecolare – aggiunge – non dipendendo da operatori professionali e da luoghi dedicati, consentirebbe di liberare una notevole quantità di risorse attualmente impiegate in personale e logistica come oggi impongono i tamponi”.

“Questo vantaggio appare allo stato attuale di notevole importanza, dato che il Paese e le Regioni stanno organizzando una campagna vaccinale di lunga durata e ampia portata e, contemporaneamente, piani di riaperture progressive di tante attività sociali e produttive”. 

Test salivari, il modello Bollate

In attesa di maggio continua la sperimentazione a Bollate dove è stato consegnato a 600 alunni e circa 200 insegnanti e operatori delle seconde e terze medie il doppio test, sierologico con pungidito e salivare della Statale.

Il  comune aveva contagi da zona rossa già a fine febbraio per i focolai esplosi nelle classi della materna. I test eseguiti a casa saranno riconsegnati alla scuola, i risultati sono attesi in giornata.

Il 12 aprile era toccato agli alunni delle elementari e prime medie. Sui 2.039 campioni analizzati erano risultati 10 lievemente positivi, due positivi con alta carica, questi ultimi poi confermati dai tamponi molecolari effettuati da Ats. Le due classi interessate termineranno la quarantena il prossimo venerdì e la scuola è andata avanti. 

Il “modello Bollate” per una apertura sicura di tutte le scuole è stato finanziato con risorse comunali (circa 60mila euro) e sarà replicato a livello lombardo.