ROMA – A Scienze biologiche è stato distribuito agli studenti il plico sbagliato, quello che conteneva le domande per l’accesso a Psicologia. A Medicina alcuni denunciano il mancato rispetto delle regole sulla riservatezza, con commissari che chiedevano documenti durante la prova. E poi ci sono gli scontenti per l’annullamento del bonus maturità: dava punti in più nei test d’accesso all’università ma è stato annullato in extremis dal governo. Tutte situazione che comporteranno una pioggia di ricorsi dopo i test d’ingresso nelle facoltà romane. Così sembra far capire l’Udu, l’unione degli universitari. Il Codacons si sta già muovendo.
«Abbiamo ricevuto – spiega il coordinatore del sindacato romano, Lorenzo Pisoni – centinaia di segnalazioni da parte di candidati che denunciavano la violazione dell’ anonimato durante le prove. Contrariamente a quanto previsto da tutte le norme che regolano gli esami statali, i ragazzi hanno sostenuto il test con la carta d’identità sul banco oppure la scheda anagrafica degli studenti è stata ritirata durante la prova. In tutti questi casi è stato possibile, da parte della commissione, associare il nome e la faccia dello studente al compito, contravvenendo quindi alla legge sui concorsi pubblici».
A Scienze biologiche alla Sapienza agli studenti è stato consegnato il plico sbagliato, quello del corso di laurea in Psicologia. «Solo dopo le segnalazioni degli studenti la Commissione si è attivata e ha sospeso la prova ritirando i plichi errati», spiegano dell’Udu. «Nel frattempo – continua il sindacato – rimanevano, per oltre un’ora, i plichi contenenti i quesiti corretti nella disponibilità di altri studenti. Quanto accaduto costituisce una gravissima irregolarità che ha pregiudicato in maniera irreparabile la prova degli studenti e la possibilità di immatricolarsi».