Un amore nato su internet e finito con una violenza sessuale. È la drammatica storia di una giovane di Trento violentata e minacciata da un venticinquenne salernitano conosciuto in chat. La ragazza, all’epoca dei fatti ancora minorenne, ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto ai carabinieri che hanno tratto in arresto il presunto stupratore.
L’idillio era iniziato nel 2007 quando i due, a più di 800 chilometri di distanza, si erano conosciuti grazie a un sito dedicato alle chat. Lui, Antonio Toriello, ha dichiarato ai carabinieri di Salerno che lo hanno interrogato, di una bellissima storia d’amore vissuta alla luce del sole. I due sarebbero andati anche a mangiare una pizza con degli amici. Ha parlato di rapporti sessuali, ma voluti da entrambi, senza costrizioni. Poi l’amore sarebbe finito con un brutto litigio telefonico, ma niente più che lo sfogo di un innamorato deluso.
La versione della ragazza, invece, è del tutto diversa. Ai carabinieri del nucleo investigativo di Trento, in lacrime racconta di un “amore virtuale” vissuto per più di un anno tra scambi di messaggi e confidenze in chat, posta elettronica e per telefono, fino a quando il salernitano decide di andarla a trovare a Trento. I due fidanzatini passeggiano per le vie del centro, ridono, tutto sembra andare per il verso giusto finché lui non la invita nella sua stanza d’albergo per darle dei regali, tra cui della biancheria intima che le fa indossare subito.
Comincia a fotografarla, poi, secondo quanto raccontato dalla ragazza, al rifiuto di continuare il gioco erotico lui l’avrebbe costretta con la forza ad avere un rapporto sessuale. A seguire un lungo periodo di minacce telefoniche e richieste di denaro, prima 60 mila euro, poi 10 mila ed infine 6 mila, con il ricatto di spedire ai genitori le foto compromettenti. Fino a quando lei non ce l’ha fatta più e ha chiesto aiuto ai carabinieri.
* Scuola di giornalismo Luiss