A Torre San Giovanni, località marina nel comune di Ugento, in provincia di Lecce, tutti gli abitanti hanno condannato duramente l’omicidio di Stefano, un bambino di appena due anni, ucciso dal proprio padre. «Speriamo che viva. Deve scontare in carcere ogni giorno della sua vita, macerarsi nei sensi di colpa. Solo così la morte del piccolo Stefano potrà trovare giustizia». È questo lo stato d’animo della popolazione, come ha scritto La Repubblica il giorno dopo l’assassinio compiuto da Giampiero Mele. L’uomo ha infatti ucciso il figlio dopo un litigio con la compagna, con cui i rapporti erano sempre più vicini alla rottura definitiva.
L’efferato omicidio ha destato dunque profonda indignazione nella comunità. Un suo vicino di casa, Adriano Brigante, ha dichiarato a Repubblica: «Non lo incontravo più da anni, ma da piccoli giocavamo insieme a pallone. Non sapevo più nulla di lui, neanche che avesse un figlio ed una compagna, ma non lo avrei mai ritenuto capace di un gesto simile».