VENEZIA, 25 LUG – Venezia soffoca come non mai sotto l'onda dei turisti. Cosi' la citta' corre ai ripari, sperimentando quella che potrebbe essere la soluzione almeno per il traffico sul Canal Grande: separare agli imbarchi dei vaporetti i vacanzieri dai residenti. Si parte domani pomeriggio dal pontile Actv di Rialto, il piu' affollato: passeggeri con abbonamento e tessera magnetica da parte, stranieri con il biglietto dall'altra.
Il brutto tempo di questi giorni, con la gente che ha lasciato le spiagge del litorale per una puntata 'mordi e fuggi' nella Serenissima, ha messo sotto stress la citta'. Le partenze dal Porto delle grandi navi da crociera – anche 5 al giorno in questo periodo, per quasi 10mila passeggeri – hanno fatto il resto. Oggi pomeriggio, col Ponte della Liberta' che scoppiava di auto e i parcheggi saturi, i vigili urbani hanno dovuto diramare un appello perche' chi doveva raggiungere Venezia scegliesse il treno.
Il turismo in crescita e' da sempre linfa e veleno di questa miracolosa citta' sospesa sull'acqua. Convivere con una massa di 25 milioni di visitatori l'anno, e punte giornaliere di 90-100mila, non e' facile per nessun centro urbano. Figurarsi per un tessuto di calli, ponti e canali come quello veneziano.
Ecco perche' Comune e Actv, l'azienda di trasporto pubblico, ci riprovano con i flussi differenziati agli imbarcaderi: si', perche' questa strada non si tenta per la prima volta. La separazione ai pontili tra residenti e vacanzieri, per evitare la calca che impedisce ai veneziani di muoversi, era gia' stata sperimentata nel luglio 1995. Nel 2007 si era provata un'altra via: una linea di vaporetto dedicata ai soli possessori di abbonamenti e Carta Venezia, la numero 3, con accessi separati. Duro' poco (all'epoca era sindaco Massimo Cacciari), perche' i passeggeri non erano molti e l'aggravio per le casse comunali era di 3,5 milioni di euro l'anno.
Adesso Venezia ritenta. Il ''numero chiuso'' ai vacanzieri non si puo' mettere: il Comune ha ricordato che lo impediscono le stesse norme europee. Ma due corsie separate per aspettare il vaporetto forse si': basta precisare – pena ricorsi giudiziari per discriminazione – che non si privilegiano i 'veneziani' rispetto ai turisti. La separazione sara' tra i possessori di abbonamento e Carta Venezia (con loro anche disabili e persone con passeggini per i bimbi) e chi ha il normale biglietto, ovvero il 99% dei turisti. Da domani l'imbarcadero di Rialto della linea 2 (nei prossimi giorni anche al Lido e alla Pieta') avra' due corridoi e due sale di imbarco distinte.
Quando arrivera' il sospirato vaporetto da 180 posti stara' forse alla sensibilita' del 'pontiere' Actv – una sorta di mossiere del Palio di Siena – aprire le catenelle con quel niente di anticipo per i 'veneziani' che impedira' alle comitive di turisti con valige di riempire subito tutta la barca. L'assessore al turismo, Roberto Panciera, si spinge ad immaginare che ''verra' aperta comunque prima la sala dei veneziani''.
Ma questo formalmente l'Actv non potra' farlo. ''L'eccezionale ondata di turismo di questo periodo – dice Panciera – ha reso urgente intervenire con misure che ci permetteranno di rendere piu' vivibile la citta' per i lavoratori, nel rispetto anche di chi viene a Venezia solo per ammirarla''. Se la cosa funzionera' dall'anno prossimo, si estendera' a tutti gli approdi strategici, da Piazzale Roma alla Ferrovia, a San Zaccaria.