BERLINO – Adolf Hitler potrebbe non essersi suicidato nel suo bunker: è quanto emerge da un documento declassificato della CIA. Nel 1955 il capo del Western Hemisphere Division della CIA aveva inviato al capo provvisorio in Venezuela un memo segreto ricevuto da un suo informatore in cui si diceva che Hitler era sopravvissuto alla guerra e viveva isolato in Argentina.
L’informatore non era altri che un ex militare delle SS, Phillip Citroen, che affermava di aver avuto contatti regolari mensili con Hitler, che ormai si chiamava Adolph Schuttlemayer.
Il documento si conclude con l’affermazione che nessuno era in grado di fornire una valutazione dell’intelligence sulla questione, che veniva trasmessa come di “possibile interesse”, come riportato unexplained-mysteries.com.
Ancora più intrigante è stata la scoperta del capo della Western Hemisphere Division di un report analogo, presentato un anno prima, in cui si affermava che non solo Hitler ma un intero gruppo di nazisti avevano vissuto in Sudamerica.
“Phillip Citroen ha detto ad un ex membro di questa base che, mentre stava lavorando per una compagnia ferroviaria in Colombia, incontrò un individuo che somigliava fortemente e sosteneva di essere Hitler”, dice il memo. “Citroen ha affermato di aver incontrato l’individuo in un luogo chiamato “Residencias Coloniales” a Tunja, in Colombia, che è, secondo la fonte, oltremodo popolata da ex nazisti”.
Hitler avrebbe lasciato la Colombia per trasferirsi in Argentina nel gennaio 1955 e Citroen aveva anche erroneamente suggerito che trascorsi dieci anni non poteva più essere perseguito; la questione tuttavia finì in una bolla di sapone. Il documento declassificato, insieme ad un presunto scatto di Hitler, può essere visto qui.