La Chiesa ortodossa: “Le donne russe si vestono come spogliarelliste”

Si vestono come spogliarelliste, si truccano come dei clown e, talvolta, hanno un atteggiamento così provocante che può condurre alla violenza sessuale. Così vede le donne russe Padre Vsevolod Chaplin, responsabile del Patriarcato per i rapporti tra la Chiesa ortodossa e la società, che ha avviato una crociata contro l’abbigliamento femminile, ritenuto eccessivamente disinvolto, auspicando l’introduzione di un “dress code” nazionale della strada.

Per il religioso “certe persone confondono la strada con un club di striptease”. E ancora “una donna poco vestita o truccata come un clown non troverà certo un uomo con cui condividere la sua vita, un uomo che abbia un minimo di intelligenza e di rispetto per sé”. Per questo padre Chaplin chiede che sia introdotto un “codice d’abbigliamento nazionale”, da cui però verrebbero generosamente esentati gli strip club, quelli veri. Non è la prima volta che il rappresentante della chiesa ortodossa prende a bersaglio le donne russe. A dicembre, ad una tavola rotonda in cui si parlava di rapporti interetnici, si era sbilanciato anche di più, attribuendo le cause della violenza sessuale ad un atteggiamento eccessivamente disinvolto da parte di una donna: “Se una donna indossa una mini-gonna, può provocare un uomo russo, figuriamoci un caucasico. Se poi è pure ubriaca, le possibilità che provochi gli uomini sono ancora più alte. Se oltretutto manifesta la sua disponibilità ad un contatto e poi si stupisce che questo contatto si trasformi in violenza sessuale, allora è ancora più in errore”.

Non si è fatta attendere la reazione delle organizzazioni che si occupano di diritti umani. Oltre ad una lettera contro le esternazioni di padre Chaplin firmata da 700 persone e indirizzata al patriarca della chiesta ortodossa Kirill, l’ex dissidente sovietica Liudmilla Alekseyeva, a capo della sede moscovita del gruppo Helsinki, ha definito le affermazioni del religioso un’ingerenza nella vita privata delle persone, peraltro vietata dalla costituzione russa. “Io non indosso minigonne – ha detto l’attivista, che ha 83 anni – ma non è affar di nessuno il modo in cui mi vesto”. L’abbigliamento delle donne in Russia non è l’unico tema su cui la chiesa ortodossa sta battendo negli ultimi tempi. Proprio ieri sono state presentate al parlamento delle proposte in materia di aborto che puntano a renderlo più complicato da un punto di vista amministrativo ed economico escludendolo dalla copertura assicurativa.

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