SHANGHAI, CINA – Dopo maiali, cadaveri umani, pollame e anatre, anche pesci morti sono stati recuperati da un fiume artificiale di Shanghai.
Oltre 250 chilogrammi di pesci morti sono stati rinvenuti nelle acque di un fiume artificiale nella città, nel distretto di Songjiang, lo stesso nel quale furono trovati i maiali morti nel fiume HuangPu.
Secondo quanto riferisce la stampa locale, da alcuni giorni i residenti della zona hanno cominciato a segnalare la presenza degli animali morti. Centinaia di pesci morti, per lo piu’ carpe, sono stati estratti dalle acque e consegnati alle autorita’ per le analisi del caso.
”La qualita’ dell’acqua e’ normale e sicura”, ha dichiarato Gao Yunchu, funzionario dell’autorita’ per le acque del distretto di Songjiang, aggiungendo che i pesci sono morti a causa di attivita’ di pesca illegale per lo piu’ tramite elettrificazione e che comunque le autorita’ stanno continuando a effettuare dei monitoraggi periodici dell’acqua.
E’ esclusa la possibilita’ che i pesci siano morti a causa dell’inquinamento in quanto il fiume e’ circondato soprattutto da abitazioni e da negozi e non ci sono fabbriche che possano scaricare nelle acque. In ogni caso la Commissione Municipale per l’agricoltura di Shanghai sta ancora indagando sulle cause della morte dei pesci.
Liu Fengqiang, vicedirettore e portavoce del dipartimento per la protezione ambientale del distretto di Songjiang, ha poi esplicitamente dichiarato non esserci alcun possibile collegamento tra questo fatto e il ritrovamento di maiali morti nel fiume Huangpu lo scorso mese, ne’ con i casi di influenza aviaria da virus H7N9 che negli scorsi giorni ha provocato la morte di sei persone, di cui quattro a Shanghai.