SHANGHAI – Dei genitori che mettono in vendita la propria figlia appena nata per comprarsi un iPhone e delle scarpe firmate online. Succede nella Cina della morte da iper-lavoro e dell’inquinamento record. Gli smartphone della Apple nella Repubblica Popolare vengono prodotti. Perché i cinesi dovrebbero essere esclusi anche dall’averli? Così, se gli stipendi medi non permettono nemmeno di sognarlo, un iPhone, ecco che ci si ingegna come si può, e si offre quel che si ha. Considerato poi che fino a poco tempo fa avere un solo figlio era la legge, se se ne hanno già due e ne nasce un terzo lo si può vendere.
Hanno fatto così Teng e Zhang, entrambi disoccupati, riferisce lo Shanghai Daily, mettendo un annuncio online in cui offrivano la loro figlioletta, nata lo scorso aprile, per 50mila yuan, l’equivalente di circa 5mila euro.
Hanno trovato chi voleva adottare la piccola. Ma sono finiti in tribunale. Si sono difesi dicendo che i nuovi genitori le avrebbero garantito una vita migliore. Ma rischiano l’incriminazione per traffico di bambini.