NEW YORK – E’ salita a 4.460 la conta dei morti accertati finora nelle Filippine. Il nuovo bilancio provvisorio delle vittime del supertifone Haiyan è stato reso noto dall’ufficio del coordinatore degli affari umanitari delle Nazioni Unite citando dati forniti dal governo di Manila.
La nuova cifra è stata ottenuta dal governo filippino e si riferisce a mercoledì, ha affermato Amanda Pitt, portavoce dell’ufficio dell’Onu per il coordinamento degli affari umanitari, aggiungendo anche che sono circa 900 mila le persone che sono state sfollate a causa del tifone.
“Ho la sensazione che abbiamo abbandonato le persone, perché non siamo stati capaci di arrivare più rapidamente”. Con queste drammatiche parole il capo delle operazioni umanitarie dell’Onu, Valerie Amos, si è espresso all’indomani della sua visita a Tacloban, la città filippina più devastata dal tifone Haiyan, capoluogo dell’isola di Leyte.
Al largo dell’isola di Leyte è intanto arrivata la portaerei Usa George Washington, con 5000 marines a bordo oltre a quelli che erano già stati dispiegati, e altre 7 navi militari. Con i 21 elicotteri di cui dispone, la portaerei ha già consegnato acqua e cibo all’aeroporto di Tacloban, e il presidente Barack Obama ha annunciato che arriveranno altri soccorsi.
Anche la Gran Bretagna, che ha stanziato 20 milioni di sterline, ha deciso di inviare la portaelicotteri Illustrios, l’unità più grande della Royal Navy in grado di trasportare 22 tonnellate di materiale, che raggiungerà le Filippine il 24 novembre.
La Germania ha messo a disposizione del governo di Manila 4,5 milioni , mentre è partito oggi da Dubai il primo cargo di aiuti italiani, forniti dal ministero degli Esteri, per una prima tranche di 64mila dollari di materiale (tende e teli per gli sfollati e kit igienico-sanitari) che arriverà a Cebu nelle prossime ore.
L’Italia sta valutando interventi per 1,3 milioni di euro, mentre il ministro Emma Bonino ha inviato un team dell’Unità di crisi della Farnesina.