NEW DELHI – Gandhi era bisessuale? E’ la domanda che sorge dalle indiscrezioni di questi giorni sulla stampa anglosassone. A suscitarle l’acquisto, da parte del governo indiano, delle lettere che racconterebbero la presunta relazione tra il Mahatma e l’architetto tedesco Hermann Kallenbach. Lettere che sarebbero dovute andare all’asta da Sotheby’s, ma che sono state comprate da New Delhi per 900mila euro.
Il motivo ufficiale dato dalle autorità indiane è che quelle lettere chiarirebbero il pensiero del maestro della non-violenza. Ma secondo i tabloid britannici non sarebbe così. Per questo il governo è intervenuto nell’acquisto con una transazione privata, prima che la corrispondenza potesse anche solo rischiare di finire in altre mani.
Il ministero della Cultura indiana ha detto di aver comprato le lettere perché “aiutano a capire meglio la visione gandhiana del mondo”. Ma i giornali inglesi non sono d’accordo.
Le lettere coprono un arco di circa 50 anni. Raccontano la vita di Gandhi in Sudafrica, poi il ritorno in India e il rapporto difficile con la famiglia.
Il primo a parlare di una presunta bisessualità di Gandhi, e in particolare di una relazione con Kallenbach, è stato lo scrittore premio Pulitzer Joseph Leylveld. Nel libro del 2011 “Great Soul: Mahatma Gandhi And His Struggle With India” Leylveld ha accennato al rapporto tra i due, che si sarebbero conosciuti proprio in Sudafrica nel 1904. Secondo lo scrittore sarebbe stato Kallenbach il motivo per cui Gandhi lasciò la moglie.
Quel libro è stato subito censurato nel Gujarat, Stato natale di Gandhi.
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