CARACAS – C’è troppo silicone in Venezuela: 30-40.000 interventi all’anno, su una popolazione di meno di 30 milioni di abitanti. Se n’è accorto pure il presidente venezuelano Hugo Chavez che ha iniziato la sua crociata contro le tettone.
Secondo lui la colpa è dei medici: «Sono loro a convincere tante donne che senza un seno grande si vive male, ed è una vergogna vedere le ragazze che magari non hanno i soldi a sufficienza per la casa o per i figli, o per comprare un bel vestito, e invece non fanno altro che guardarsi in giro per vedere come operarsi».
«Mi arrivano migliaia di richieste di aiuto, qualcuno mi ha fatto vedere queste lettere. Richieste di 20-30.000 bolivares (circa 2-3.000 euro, ndr) per un’operazione. Non le ho nemmeno prese in considerazione…», continua.
In venezuela le soluzioni per rifarsi sono molteplici: tipo il seno fatto a rate, con soluzioni convenienti. La battaglia di Chavez ha suscitato varie reazioni: «Chávez ha un atteggiamento antiquato e repressivo contro la libertà delle donne», ha scritto il quotidiano di opposizione El Nacional. «Non è possibile che l’operazione al seno sia diventata comune come andare dal dentista, il regalo più richiesto dalle quindicenni» ha scritto il governativo Correo del Orinoco.