India. Il tempio “maledetto” caro a Vishnu cela 22 miliardi di dollari

NEW DELHI – Nelle cripte del tempio induista Padmanabhaswamy, nella regione di Kerala nel sud dell’India, è nascosto un tesoro stimato 22 miliardi di dollari e da tre anni l’ex maharaja di Travancore e l’ex poliziotto TP Sundararajan, avvocato e devoto hindu che abitava il tempio, si contendevano l’amministrazione del tempio nella città di Thiruvananthapuram. Questo fino a quando TP Sundararajan non è morto per febbri insistenti dopo aver iniziato l’ispezione delle cripte care alla divinità Vishnu.

Risalente al XVI secolo il tempio è dedicato alla divinità Vishnu e all’interno delle sei cripte custodisce sacchi di diamanti, oltre 1000 chili di monete d’oro, idoli d’oro massiccio, argento e gioielli antichi e una statua di Vishnu in oro massiccio: un bottino che il maharaja di Travancore, gli astrologi del tempio ed i fedeli vorrebbero vedere sepolto per non attirare le ire della divinità.

Padmnabha Sharma, primo astrologo del tempio, ha eseguito i quattro giorni di rituale “devaprasnam” per rivelare la volontà della divinità, scoprendo che Vishnu è “già sufficientemente scontento per l’intrusione delle sue cripte”: sono 4 su 6 le cripte violate durante l’ispezione volta a stimare il valore del tesoro, che è custodito da almeno 140 anni e forse appartenne alla Compagnia delle Indie Orientali britannica. L’astrologo sostiene che l’ira del dio è stata sfidata ed ora una maledizione incombe su quanti hanno violato le sacre cripte, come dimostra la morte di TP Sundararajan in circostanze di sospetti febbri insistenti, che andrebbero richiuse prima di provocare altre calamità e catastrofi.

Anche il ministro del Kerala Oommen Chandy teme la maledizione ed ha dichiarato che “le ricchezze appartengono al tempio e saranno preservate là dove sono state trovate. C’è un significato religioso e storico in questa scoperta. Lo Stato si occuperà direttamente di garantirne la sicurezza”. Infatti sebbene il tesoro di 22 miliardi di dollari potrebbe risanare il debito della regione di Kerala, con un surplus abbondante, toccarlo è impossibile: oltre alle sinistre maledizioni Chandy dovrebbe fare i conti con l’ira dei devoti induisti e il partito hindu Bjp che si è già dichiarato pronto a sostenere la rabbia del popolo.

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