Ior, Papa Francesco vuole i nomi dei correntisti

CITTA’ DEL VATICANO – Papa Francesco vuole i nomi dei correntisti dello Ior, la banca vaticana. Chi si celi dietro i conti cifrati dell’Istituto per le opere di religione è uno dei segreti meglio nascosti in Vaticano.

Si tratta di un nuovo passo di papa Bergoglio per togliere un po’ di opacità allo Ior, finita nello scandalo che ha portato alle dimissioni del presidente Ettore Gotti Tedeschi. 

Una delle accuse spesso rivolte alla banca vaticana è quella di riciclare i soldi della criminalità organizzata. Questo perché gli utili conseguiti non vengono corrisposti in azioni, che non esistono, ma vengono devoluti per opere di carità. Di recente, intervistato dal Clarin, il vescovo argentino Marcelo Sanchez Sorondo aveva spiegato: “E’ certo che riciclano denaro i ricchi italiani. Credo che papa Benedetto è stato molto rigoroso e stanno lavorando per pulire tutto ciò e cambiarlo. Credo che Bergoglio sarà ancor più rigoroso, è molto pratico e non è italiano”. Una delle ipotesi è che lo Ior venga trasformato in una sorta di banca etica. 

Solo due giorni fa papa Francesco aveva sorpreso i più dicendo che lo Ior è “necessario fino ad un certo punto”. “La Chiesa non è una Ong, è una storia d’amore”, e dunque lo Ior come altri organismi vaticani, sono necessari “come aiuto a questa storia d’amore”. Ma “quando l’organizzazione prende il primo posto, l’amore viene giù e la Chiesa, poveretta, diventa una Ong”, cioè “diventa un po’ burocratica, perde la sua principale sostanza”.

 

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