ROMA – Isis. Il venerdì santo della Jihad: ammazzo un po’ di civili infedeli. Giorno di riposo e preghiera, il venerdì del musulmano osservante i jihadisti dell’Isis che sognano il Califfato lo impiegano invece per compiere stragi di infedeli, ammazzamenti pubblici, esecuzioni di piazza, mutilazioni punitive, flagellazioni di donne che trasgrediscono i precetti della sharia.
Secondo la denuncia contenuta nel rapporto della commissione Onu che indaga le violazioni dei diritti umani in Siria e in Iraq ed eventuali crimini di guerra, i jihadisti Isis utilizzano il venerdì come spettacolo intimidatorio e barbaramente pedagogico.
I civili, compresi i bambini, sono invitati ad assistere al macabro rituale. I minori, anche a 10 anni, spesso vengono arruolati, inviati a combattere armi in pugno.
Il rapporto riporta esplicitamente come nelle zone in Siria controllate dall’Isis, in particolare nel nord e nord-est del Paese, si svolgono regolarmente esecuzioni, amputazioni e flagellazioni in piazza proprio ogni venerdì.
I corpi delle persone uccise vengono lasciati in mostra per giorni, per terrorizzare la popolazione. E le donne sono flagellate anche per il mancato rispetto del codice d’abbigliamento dell’Isis.
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