GERUSALEMME, 15 GIU – Due gruppi di consumatori in Israele hanno lanciato su Facebook il boicottaggio di un popolare tipo di formaggio bianco a causa del suo alto costo, creando, a quanto pare, un precedente che forse potrebbe dare all'indifeso consumatore una potente arma contro lo strapotere dei grandi gruppi industriali.
Un esempio che potrebbe essere ripreso anche altrove e che potrebbe marcare l'inizio di una rivoluzione nei rapporti tra produttori e consumatori.
Nel mirino della protesta – un mese di boicottaggio, all'insegna dello slogan 'non comprate questo prodotto' – e' un popolare formaggio bianco a basso contenuto di grassi, 'Cottage', che si trova sulla mensa del 90% delle famiglie israeliane. Il consumo di Cottage rappresenta il 28% delle vendite di formaggi di ogni tipo nel paese.
A scatenare la protesta la constatazione che il prezzo di questo formaggio e' salito del 60% in quattro anni e il fatto che lo stesso prodotto in alcuni paesi europei, anche a piu' alto reddito pro capite, costa perfino meno, almeno secondo le organizzazioni dei consumatori.
''Non puo' essere – afferma un gruppo di consumatori – che il prodotto di un'azienda israeliana qui abbia un costo X mentre lo stesso prodotto viene venduto in Europa e negli Stati Uniti a un prezzo inferiore anche del 50%''. I produttori, a loro volta, si difendono denunciando l'aumento di costo delle materie prime e negando l'esistenza di cartelli tra le maggiori aziende in campo alimentare.
''Un boicottaggio da parte dei consumatori e' sicuramente un'arma apocalittica che e' giunta l'ora di impiegare'' ha detto Ehud Peleg, direttore generale del Consiglio dei Consumatori. ''E ora – afferma – che il consumatore pieghi a suo favore le leggi della domanda e dell'offerta''.
Decine di migliaia di israeliani, secondo i media locali, hanno espresso la loro adesione al boicottaggio mentre organizzazioni di consumatori hanno detto che l'iniziativa sara' ripresa ogni mese e ogni volta per un prodotto diverso.
Il successo dell'iniziativa potra' essere valutato solo tra alcune settimane. Un risultato immediato pero' c'e' gia': le maggiori catene di supermercati si sono affrettate ad annunciare la temporanea riduzione di prezzo di questo formaggio.
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