BEIRUT – Una forte esplosione è stata avvertita a Beirut nei sobborghi meridionali, roccaforte di Hezbollah. Il bilancio è di almeno venti morti e centinaia di feriti, secondo un funzionario della Croce rossa, George Kattaneh. Mentre l’agenzia di stampa di Stato libanese parla di 14 morti e oltre 200 feriti. Decine di persone rimaste intrappolate in auto ed edifici in fiamme.
L’esplosione si è verificata tra i quartieri Bir el-Abeid e Roueiss e secondo l’esercito libanese sarebbe stata provocata da un’autobomba. La televisione di Hezbollah, Al Manar, ha fatto sapere che l’esplosione è avvenuta a circa 100 metri di distanza dal complesso di Sayyed al-Shuhada, dove l’organizzazione sciita filosiriana tiene di solito le sue manifestazioni. Lo scorso 9 luglio un’autobomba esplose in un altro sobborgo a sud di Beirut, quello di Beir el-Abed, anche in quel caso roccaforte di Hezbollah, ferendo oltre 50 persone.
L’attentato è stato rivendicato da un gruppo islamico sunnita fino ad ora sconosciuto, le Brigate di Aisha, affermando che si è trattato di un’azione contro il movimento sciita Hezbollah e minacciando nuovi attacchi. “E’ la seconda volta che decidiamo il luogo della battaglia e il momento. E ne vedrete ancora, se Dio vuole”, ha detto un uomo mascherato con a fianco due uomini armati di fucili in un video indirizzato al leader di Hezbollah Sayyed Nasrallah.