ROMA – Libia. Piano Ue: scafisti come i pirati somali, droni Ue contro la flotta. Il piano di primo intervento europeo in Libia, nell’attesa di di poter intervenire direttamente sul suolo libico previo mandato Onu, si ispira a quanto successe nel 2008 in Somalia: contro gli scafisti saranno utilizzati i droni dal cielo per distruggerne la flotta allo stesso modo con cui si procedette contro i pirati somali.
La necessità di un intervento di terra perorato dai ministri italiani di Interni ed Esteri e per il quale occorre un supplemento di iniziativa diplomatica internazionale si scontra con l’urgenza di arrestare da subito il flusso di sbarchi (e il traffico di esseri umani). Di qui il ricorso al “modello Somalia” dell’operazione Atalanta del 2008. Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera ne riassume i connotati tecnici.
La missione avviata sette anni fa e tuttora attiva nel Golfo di Aden e nell’Oceano Indiano, si svolge infatti in sintonia con il governo di Mogadiscio, mentre al momento appare impossibile trovare interlocutori in Libia. Dunque si procederà utilizzando soprattutto i mezzi aerei, in particolare i droni, in modo da poter compiere azioni mirate e annientare la flotta dei trafficanti. L’operazione coinvolgerà gli Stati membri e potrebbe richiedere anche la collaborazione di alcuni Paesi africani disponibili a cooperare con l’Europa. (Fiorenza Sarzanini, Corriere della Sera).