Marilyn Monroe comunista? Quel misterioso aborto dopo…

Marilyn Monroe comunista? "Abortì dopo pressioni governo Usa"
Marilyn Monroe comunista? “Abortì dopo pressioni governo Usa”

ROMA – Marilyn Monroe era una spia comunista e per via delle numerose pressioni psicologiche subite da parte del governo americano ebbe un aborto nel 1957. A lanciare questa nuova ipotesi choc sulla già travagliata vita della star hollywoodiana è la serie crime americana National Enquirer Investigates.

All’epoca l’attrice era sposata con lo scrittore Arthur Miller, che per lei scrisse la sceneggiatura di The Misfits (Gli spostati), ultimo film completo che la Monroe interpretò prima di essere trovata morta nella sua casa di Los Angeles il 5 agosto del 1962, all’età di 36 anni. I due provarono più volte ad avere figli ma, stando a quanto riportato da Miller nella sua autobiografia “Svolte”, la diva non riuscì a portare a termine almeno due gravidanze. La serie si sofferma sul presunto aborto del 1957, che non sarebbe stato completamente spontaneo. RadarOnLine ripercorre quelle drammatiche ore:

“La seconda idilliaca luna di miele della coppia nella pittoresca Amagansett, New York, andò in frantumi il 1° agosto 1957, quando la star del cinema, incinta, si piegò in due agonizzante. Per assicurare alla moglie la migliore assistenza possibile, Miller portò di corsa Monroe dal medico, in un ospedale di New York a 100 miglia di distanza. Purtroppo persero il bambino. Dissero che Monroe aveva avuto una gravidanza extrauterina e la coppia fece buon viso e cattivo gioco agli occhi del mondo. Dietro le quinte però i due coniugi erano convinti di altro: che l’aborto spontaneo fosse dovuto allo stress derivato dalla costante sorveglianza da parte del governo, ( che li riteneva delle spie), pronto a dimostrare che avevano dei legami con i comunisti“.

“Sia Marilyn che Arthur sottolineavano a gran voce il ruolo del governo nella tragedia”, ha detto un amico della coppia. In realtà, l’ipotesi che la diva fosse in qualche modo legata ai comunisti non è del tutto nuova. Un libro intitolato “Compagna Marilyn” (Stampa Alternativa, 2008) parla di un presunto legame dell’attrice con Frederick Vanderbilt Field, a capo di una famosa dinastia di ricchi e potenti industriali. L’uomo fu accusato di essere il fondatore del Partito comunista americano e sostenitore dell’apertura verso l’Unione Sovietica, la Cina, nonché Cuba. Fuggito in Messico (si parla anche di un incontro con Fidel Castro e Che Guevara), Vanderbilt avrebbe passato al nemico notizie riservate, riferite dalla stessa Monroe secondo l’FBI. Forse per questo John Kennedy volle interrompere la loro relazione? Solo pochi mesi dopo Marilyn Monroe fu trovata senza vita nella sua villa di Los Angeles, dopo aver ingerito una dose letale di barbiturici. Versione ufficiale non convincente per chi continua a investigare sulla morte dell’attrice, che lo scorso 1°giugno avrebbe compito 90 anni.

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