ROMA – In Ungheria il treno carico di profughi è bloccato da 24 ore. Loro si rifiutano di scendere e il treno non può partire. Ancora fermo a Bicske: circa in 500, molti bambini, hanno trascorso la notte sul treno. Il convoglio si è fermato vicino a Budapest perché le autorità volevano portare i profughi nel vicino campo di accoglienza per registrarli. Ma molte delle persone a bordo si sono rifiutate di scendere: l’obiettivo di questi profughi è raggiungere la Germania. Una situazione che sta degenerando, con gli Usa preoccupati: “Crisi durerà almeno altri 20 anni”, dice il Pentagono. Putin invece sostiene che sia tutta colpa dell’Occidente.
L’esodo di migranti e rifugiati dalla Siria e dal Nordafrica verso l’Europa è infatti “una emergenza enorme, una crisi reale” dice il generale Martin Dempsey, capo di stato maggiore delle forze armate Usa. In una intervista esclusiva alla Abc, Dempesy si è quindi detto “preoccupato” e ha sottolineato la necessità per tutti di agire “sia unilateralmente che con gli alleati”, considerando ciò che sta avvenendo “come un problema generazionale” e mettendo sul piatto adeguate risorse che permettano di affrontare la crisi per almeno 20 anni.
Putin propone infatti di formare una coalizione internazionale contro il terrorismo, spiegando di aver parlato dell’iniziativa con Obama e con i leader di Turchia, Arabia Saudita, Giordania e altri paesi. “Vogliamo davvero creare una sorta di coalizione internazionale per la lotta a terrorismo ed estremismo”. Secondo Putin è prematuro discutere un “diretto” coinvolgimento della Russia in azioni militari contro l’Isis, tantomeno l’adesione alla coalizione guidata dagli Usa: Mosca sta attualmente considerando “altre opzioni”. Il presidente ha riferito che la Russia aveva messo in guardia l’Europa sui problemi che si sarebbe trovata ad affrontare per le politiche occidentali in Medio Oriente e Nord Africa e del terrorismo jihadista e anche “l’emergenza dei migranti non è una sorpresa”.
L’Europa intanto decide le quote. Il britannico David Cameron afferma di esser pronto ad assumersi le sue “responsabilità morali” e, secondo quanto riporta il sito del Guardian, sarebbe pronto ad annunciare l’intenzione della Gran Bretagna di accogliere migliaia di rifugiati siriani in più, direttamente dai campi profughi dell’Onu. E in queste ore la Commissione europea sta ragionando sull’ipotesi di aumentare da 40 a 160 mila il numero dei migranti aventi diritto alla protezione internazionale che dovranno essere distribuiti su base obbligatoria e secondo criteri precisi (quasi 40 mila per l’Italia, 54 mila all’Unghria, 66,400 dalla Grecia). Martedì chiuderà una proposta sul diritto d’Asilo per emendare il regolamento di Dublino. E si occuperà anche di stilare una lista dei paesi sicuri per i rimpatri con la proposta di un rafforzamento dell’agenzia Frontex.