Il Pakistan conferma la sua lotta all’omosessualità. La polizia locale ha interrotto un matrimonio “simbolico” tra un uomo d’affari e la sua compagna, un travestito. Nel mezzo delle danze, la polizia gha fatto irruzione nella casa dove si stavano celebrando le nozze metaforiche, in una zona residenziale di Peshawar.
Ammanettati i due “sposi” e tutti i 43 invitati, tra cui molti travestiti.
La notizia è stata diffusa dalla forze dell’ordine, che hanno ricordato che in Pakistan, Paese musulmano dove l’omosessualità è un reato penalmente perseguibile, sonovietati i matrimoni fra persone dello stesso sesso.
Sul numero dei travestiti nel Paese non ci sono cifre ufficiali. Chiamati “khusra”, vivono ai margini della società e sono spesso perseguitati dalla polizia del “buon costume”.