Papa Francesco: “Ho visto un miracolo. Pregate perché si avveri”

Papa Bergoglio: "Ho visto un miracolo. Pregate perché si avveri"
Papa Francesco (foto Ansa)

CITTA’ DEL VATICANO – Papa Francesco ha assistito ad un miracolo frutto di preghiera. E’ stato lui stesso a raccontarlo durante la messa di Santa Marta con i dipendenti di Radio Vaticana.

Jorge Mario Bergoglio ha raccontato di aver visto un miracolo quando era arcivescovo di Buenos Aires, per l’implorazione di un ”umile operaio” argentino. Per questo il Papa invita a pregare, perché le preghiere “fanno miracoli”.

Come l’operaio incollato alla cancellata che lo separa dalla Madonna di Lujan per implorare la salvezza della figlia in fin di vita; come Mosé con le braccia levate verso Dio; come Abramo che lotta con Dio per salvare la città: papa Francesco invita a ”una preghiera coraggiosa, che lotta per arrivare a un risultato”, e chiede di pregare per ”i rifugiati e per tutti i drammi che ci sono adesso”.

Papa Francesco ha raccontato della bimba di 7 anni, che si è ammalata e a cui i medici hanno dato poche ore di vita. Il padre, un elettricista, ”uomo di fede”, ”diventa come pazzo” e in preda a questa pazzia prende un autobus e si fa 70 chilometri per andare al santuario di Lujan, dove si c’e’ una delle icone mariane più venerate in America Latina.

Arriva a sera, quando il santuario è chiuso, si aggrappa alla cancellata e resta li’ a pregare la Madonna, ”piange e prega tutta la notte; quest’uomo – commenta papa Bergoglio – lottava contro Dio”. Alle 6 se ne torna a casa e la moglie, che piange per la gioia, gli racconta che i medici hanno portato la piccola all’ospedale ma solo per precauzione, giacche’ la febbre e’ sparita e la bimba respira bene. ”Questo – ha commentato Francesco – succede ancora, eh?, i miracoli ci sono!”.

Ma perché ci siano i miracoli, e’ necessaria una preghiera coraggiosa, che lotta per arrivare a quel miracolo; non quelle preghiere per cortesia, ‘Ah, io pregherò per te’: dico un Pater Noster, un’Ave Maria e mi dimentico”.

Il Papa ha ricordato la preghiera di Abramo e Mosé, e ”quella di tante persone, di tanta gente che ha fede e con la fede prega, prega. La preghiera fa miracoli, ma dobbiamo credere! Io penso che noi possiamo fare una bella preghiera, e dirgli oggi, tutta la giornata: ‘Credo, Signore, aiuta la mia incredulita”’.

A Lujan dice di essere stata guarita da un tumore, Josefa Natividad Zelaya, dopo che Giovanni Paolo II, in visita al santuario, le aveva posto le mani sul capo. Sarebbe uno dei vari miracoli per cui il papa polacco avrebbe intercesso ancora in vita, tema complesso e su cui la Chiesa non si e’ pronunciata.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie