Papa Francesco sta bene ma il card. Scola gli dà il mal di testa se deve vederlo

Papa Francesco sta bene ma il card. Scola gli dà il mal di testa se deve vederlo
Angelo Scola bacia l’anello a Papa Francesco, ma non basta a far passare il mal di testa a Sua Santità

ROMA – La salute del Papa Francesco sembra ottima, stando alle ultime notizie e l’indisposizione di cui dicono abbia sofferto venerdì sembra più dovuta a una malattia asintomatica, chiamata idiosincrasia.

L’indisposizione non avrebbe carattere fisico, ma sarebbe dovuta alla antipatia di Francesco per il suo rivale in Conclave, il cardinale Angelo Scola, vescovo di Milano.

Chi non ha incontrato nella sua vita almeno una persona, di solito donna, che per evitare di incontrare un ospite sgradito si è data malata all’ultimo momento accusando un forte mal di testa?

Sabrina Cottone e Serena Sartini raccontano sul Giornale lo psicodramma di venerdì, quando Papa Francesco era atteso in visita al policlinico Gemelli di Roma.

“Era arrivata la papamobile, era arrivato il cerimoniere, erano arrivati i malati sulle carrozzine e i tanti bambini sofferenti che lo aspettavano pieni di speranza sotto il so­le. Era arrivato il cardinale Angelo Scola, da presidente dell’Istituto Toniolo ospite pronto a spalancare le porte del Policlinico Gemelli di Roma. Ma non è arrivato lui,l’at­tesissimo Papa Francesco. Prima un ritar­do di mezz’ora, poi la Messa e la visita sono state annullate. Qualche attimo di preoc­cupazione per la sua salute, fino alle rassi­curazioni: è solo un forte mal di testa. Sollie­vo e delusione insieme.

Una nota del Vaticano informava in extremis:
“Per un’improvvisa indisposizione il Santo Padre non si reca al Gemelli. Il cardi­nale Angelo Scola celebrerà la Messa e pronunce­rà l’omelia preparata dal Santo Padre”.

Alla fine della celebrazione l’arcivescovo di Milano ha mandato “un grande abbraccio al Papa, perché presto superi questa indisposizio­ne”.
Non è la prima volta che il Papa annulla un appunta­mento pubblico. Nel giu­gno del 2013 aveva fatto rumo­re la sua sedia vuota al con­certo di chiusura dell’An­no della fede in suo onore: cardinali e autorità erano schierati, ma lui aveva diser­tato per restare a colloquio con gli amba­sciatori vaticani. Nella gran parte dei casi successivi la giustificazione è stata un’in­disposizione.

Nel febbraio scorso il Papa ha annullato la visita tra i suoi sacerdoti al Seminario maggiore di Roma. Al santua­rio del Divino Amore dove­va arrivare domenica 18 maggio, ma qualche giorno prima ha fatto sapere che non sarebbe andato per non stancarsi troppo in vi­sta del pellegrinaggio in Ter­ra Santa.

Il 9 giugno ha rin­viato l’udienza al Csm: quel giorno ha concesso un’in­tervista a un giornale spa­gnolo. Questo evento ne ri­corda da vicino un altro: quando il 4 dicembre scor­so la delegazione dell’Expo è stata rimandata indietro dal Vaticano a Milano all’ultimo momento, senza essere ricevuta. A guidare il gruppo era anche in quel caso il cardinale Scola.

Allora come og­gi un’indisposizione. Poi il Papa aveva tele­fonato all’arcivescovo di Milano per scu­sarsi, prima di fissare una nuova udienza. Un caso? Difficile immaginare altro, se si pensa ai tanti malati che lo aspettavano al caldo. Il portavoce, padre Lombardi, assi­cura che “non vi so­no motivi di preoccupazione per la salute del Papa”.

Forse per effetto degli auguri del card. Scola, Papa Francesco si è prontamente rimesso e potrà onorare, come conferma il Messaggero di Roma, i suoi impegni del sabato (10,30 udienza di mezz’ora con il presidente del Madagascar, Hery Rajaonarimampianina, alle 11 una delegazione del patriarcato ecumenico di Costantinopoli), e domenica, festa di San Pietro e Paolo, che Francesco celebrerà con la Messa alle 9.30 sul sagrato di San Pietro, prima del tradizionale Angelus delle 12 dalla finestra del Palazzo Apostolico.

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