ROMA – La povertà di comunione, la divisione. E’ questo lo “scandalo più grande” che i vescovi, i pastori della Chiesa, devono rifuggire. Lo ha detto papa Francesco aprendo i lavori dell’assemblea generale della Cei, la conferenza episcopale.
“La povertà di comunione è lo scandalo più grande. Nulla giustifica la divisione – ha detto Bergoglio -. Come pastori dobbiamo fuggire la tentazione, la gestione personalistica del tempo, le chiacchiere che diventano bugie, la durezza di chi giudica…il rodersi della gelosia, l’invidia. Quanto è vuoto il cielo di chi è ossessionato da se stesso”, ha aggiunto il Papa. Poi l’invito: “Ognuno dica quello che pensa, senza vergogna”
“Siate interiormente liberi, imparate a parlare la lingua della gente. Sala d’attesa occupata da disoccupati, cassintegrati: emergenza storica. Aiutiamo a non cedere a catastrofismo e rassegnazione chi si sente privato del lavoro e, con esso, della dignità”.
Il Papa ha concluso il suo discorso davanti ai vescovi italiani con un appello a fare di questa assemblea “una esperienza di comunione e di sinodalità” e chiedendo preghiere “soprattutto – ha detto – alla vigilia di questo viaggio che mi vede pellegrino a Amman, Gerualemme e Betlemme, a 50 anni dal pellegrinaggio di Paolo VI”, “partecipe e solidale alle popolazioni che abitano la terra benedetta in cui nostro Signore è vissuto, morto e risorto”.