CITTA’ DEL VATICANO – Jozef Wesolowski, il primo ex arcivescovo processato penalmente in Vaticano per pedofilia, rischia sette anni di carcere. E’ accusato di abusi sessuali su minori e detenzione di materiale pedopornografico, spiega Giacomo Galeazzi sul Secolo XIX
L’ex nunzio polacco della Repubblica Dominicana andrà alla sbarra sabato 11 luglio. Sarà processato in base alle norme stabilite dalla riforma penale del 2013, che rispecchia la tolleranza zero di papa Francesco. Il pontefice, spiega Galeazzi, può intervenire in qualunque momento della fase giudiziale e persino decidere autonomamente. Sul caso di Wesolowski si era espresso anche l’Onu, che aveva chiesto al Vaticano di garantire indagini immediate e imparziali.
Nei confronti di Wesolowski era già stato avviato il processo canonico, che si era concluso, in primo grado, con la condanna da parte dell’ex Santo Uffizio alla dimissione dallo stato clericale. Tra le dichiarazioni rese contro l’ex nunzio ci sono quelle di un diacono suo collaboratore che sostiene di avergli procurato giovani per rapporti sessuali.
Oltre alla condanna in Vaticano l’ex arcivescovo potrà essere estradato nei Paesi che ne faranno richiesta e potrebbero esservi altre inchieste a suo carico. A Wesolowski sono contestati reati commessi sia durante il suo soggiorno a Roma dall’agosto 2013 sino al momento dell’arresto, lo scorso settembre, sia nei cinque anni trascorsi a Santo Domingo in qualità di nunzio, dal 2008 al 2013.