Chelsea Clinton si potrebbe convertire all’ebraismo per far piacere al fidanzato, il banchiere d’affari Marc Mezvinsky: una semplice congettura, e che tuttavia sta mandato in fibrillazione i siti Usa in vista delle nozze, il 31 luglio, dell’unica figlia di Bill e Hillary Clinton.
La corrente di ebraismo a cui appartiene Marc scoraggia i matrimoni misti e proibisce ai rabbini di celebrare e talora anche di partecipare alle nozze in cui lo sposo o la sposa non sia di religione ebraica, a meno che questo/a non si converta.
Non è chiaro come la coppia Clinton-Mezvinsky risolvera’ questo dilemma religioso, d’altra parte Chelesa ha partecipato con Marc lo scorso settembre alla celebrazioni di Yom Kippur al Jewish Theological Seminary di New York. ”Sarebbe un sogno”, ha detto il rabbino David Wolpe del Sinai Temple di Los Angeles, un ex collaboratore di Ed Mezvinsky, il papa’ di Marc. Il silenzio sul protocollo della cerimonia del 31 luglio ha dato aria alle voci nella comunita’ ebraica. Chi celebrera’? Ci sarà un rabbino presente? Si convertirà la sposa o lo sposo o nessuno dei due? E che succedera’ con l’educazione di eventuali figli? Intanto le indiscrezioni sul matrimonio continuano a circolare: Bill Clinton ha promesso di perdere sette chili prima di portare la figlia all’altare, mentre la madre della sposa (la segretaria di stato Hillary) si divide tra impegni di politica estera e la scelta dell’abito (Oscar de la Renta o Vera Wang). La sposa intanto sta ripassando la lista degli invitati, composta di 400 amici personali. Sembra invece confermata la ”location”, una vasta tenuta che appartenne alla famiglia Astor nel villaggio di Rhinebeck, a nord di New York.
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