NEW YORK – Gabriel Cordell ha percorso oltre cinquemila chilometri, affrontando un viaggio “coast to coast” negli Stati Uniti. Gabriel, 42 anni, lo ha fatto con la sua sedia a rotelle, partendo da Santa Monica, in California, lo scorso 1° aprile. Dopo 99 giorni e 3.100 miglia passati su due ruote è giunto nella sua casa di Long Island, a New York.
Dal viaggio di Gabriel nascono un progetto ed un film. La documentarista Lisa France, insieme ad altre 6 persone, lo ha seguito nell’impresa mossa solo dalla forza di volontà di quest’uomo, scrive Carola Traverso Saibante il Corriere della Sera che riporta le sue parole:
“Da qui nasce «Roll with me», un progetto e un film. «Non avevo un penny, solo la mia volontà e la mia sedia a rotelle – ha spiegato Cordell -. Lisa ha creduto in me, e ha mollato la sua vita perché questo potesse accadere. Sarà per sempre la mia seconda sorella»”.
Cordell è cresciuto a New York, ma è nato in Libia ed è arrivato negli Stati uniti ancora piccolissimo con la sua famiglia. A 22 anni un incidente d’auto cambia la sua vita: investito sulle strisce da un’auto che non si è fermata al semaforo, rimane paralizzato dalla vita in giù. Per lui che voleva fare l’attore e stava per fare il suo primo provino professionale un dramma.
Una vita spezzata, che trova conforto nella droga e nell’alcol, battaglie che ha vinto e superato dopo anni, scrive il Corriere della Sera:
“«Ho sempre creduto che il mio incidente sia stato un incidente. Ma non è successo per caso», dichiara “Gabe” sul sito di Roll with me. Adesso non solo è il protagonista di un film, ma anche di qualcosa di molto più speciale”.
Il viaggio di Gabriel vuole essere ed è un’impresa e un’ispirazione:
“«Voglio dare speranza attraverso le mie azioni perché anche le altre persone possano fare qualcosa di straordinario nelle loro vite – ha dichiarato Cordell -. Non sono fatto di nulla di speciale. Ho gli stessi strumenti che abbiamo tutti, che Dio ci ha dato. Scelgo di usare i miei in modo unico. E spero che le persone possano usare quelli che hanno dentro di sé… e rimarranno strabiliate». La vera meta è stata dunque centrata in pieno: dimostrare alle persone che possono «raggiungere qualsiasi cosa, a patto che ci mettano la testa». Ed, evidentemente, il cuore.