2014, chi spende troppo non gioca in Europa. Oggi sarebbero fuori Roma, Milan, Inter…Salva, forse, la Juve

Nel 2011 e nel 2012, cioè da domani e dopodomani dovranno dimostrare di pagare tutte le loro spese “correnti” con i loro incassi, uscite ed entrate nei bilanci dovranno “pareggiare”. Con la sola eccezione delle spese per rifarsi gli stadi e per finanziare il settore giovanile. Poi nel 2013 dovranno dimostrare di non avere più debiti né con il fisco, né con i propri dipendenti né con altri club. E dovranno contenere il “monte ingaggi” dei giocatori e dipendenti tutti, allenatori, medici, preparatori etc… sotto il 70 per cento del fatturato annuo. Altrimenti nel 2014 non giocheranno in Champions League e in Europa League.

Quante squadre di calcio italiane ce la faranno per allora ad essere in regola con le nuove norme Uefa? Quante squadre italiane di calcio siano oggi sideralmente, oppure molto lontane oppure relativamente vicine ai requisiti di bilancio obbligatori lo si saprà l’undici gennaio, quando l’Uefa di Platini renderà pubblici gli elenchi, anzi più che elenchi saranno una fotografia che collocherà squadra per squadra nelle varie serie del “fair play finanziario”. Qualcuno risulterà in serie C, moltissimi in serie B, pochissimi a un passo dalla serie A. Tutte e tutti potranno essere promossi alla serie superiore, nessuno parte escluso. Alla sola condizione che le squadre e le società di calcio italiane cambino tutto: stipendi, cultura, abitudini, spese ed entrate.

Per ora non è dato sapere ma si può immaginare. Vicina, relativamente vicina alla “promozione” è la Juventus. Lontanissima è la Roma. Meglio sta messa la Lazio. Inter e Milan sono attese fuori dai parametri. Della Fiorentina è difficile dire e il Napoli è al riguardo carta sconosciuta. Se l’esame finanziario fosse da sostenere e superare oggi, in Champions e in Europa League giocherebbero una, al massimo due squadre italiane, indipendentemente dal posto in classifica conquistato nel campionato casalingo. Ce la faranno le squadre italiane a cambiar pelle e i tifosi italiani a cambiar testa?

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