Ecco i punti principali dell’accordo siglato da Fiat e sindacati, fatta eccezione per la Fiom, per lo stabilimento di Pomigliano D’Arco, nel quale verrà prodotta la Panda.
I turni. La produzione della Panda verrà effettuata tenendo aperto l’impianto di Pomigliano per 24 ore al giorno, 6 giorni su 7, per 18 turni totali. L’attività degli operai, degli impiegati e dei quadri è organizzata su 3 turni giornalieri da 8 ore ciascuno. Il primo turno è dalle ore 6.00 alle ore 14.00, con la mezz’ora retribuita per la refezione dalle ore 13.30 alle ore 14.00; il secondo turno dalle ore 14.00 alle ore 22.00, con la mezz’ora per la refezione dalle ore 21.30 alle ore 22.00; il terzo turno dalle ore 22.00 alle ore 6.00 del giorno successivo, con la mezz’ora per la refezione dalle ore 5.30 alle ore 6.00. Quadri, impiegati e operai assegnati al turno centrale lavoreranno con un orario che va dalle 8 alle 17, con un’ora di pausa non retribuita.
Lo straordinario. Se l’azienda lo dovesse ritenere necessario potrà ricorrere al lavoro straordinario, aggiungendo 80 ore alle 40 già previste, per un massimo di 120 ore annue per lavoratore, senza preventivo accordo sindacale. Il ricorso allo straordinario verrà comunicato al lavoratore con 4 giorni di anticipo.
Organizzazione del lavoro. Nei turni i lavoratori potranno usufruire di 3 pause da 10 minuti ciascuna, al posto delle precedenti 2 pause da 20 minuti.
Assenteismo. Nel testo si legge: “Per contrastare forme anomale di assenteismo che si verifichino in occasione di particolari eventi non riconducibili a forme epidemiologiche, quali in via esemplificativa ma non esaustiva, astensioni collettive dal lavoro, manifestazioni esterne, messa in libertà per cause di forza maggiore o per mancanza di forniture, nel caso in cui la percentuale di assenteismo sia significativamente superiore alla media, viene individuata quale modalità efficace la non copertura retributiva a carico dell’azienda dei periodi di malattia correlati al periodo dell’evento. A tale proposito l’Azienda è disponibile a costituire una commissione paritetica, formata da un componente della RSU per ciascuna delle organizzazioni sindacali interessate e da responsabili aziendali, per esaminare i casi di particolare criticità a cui non applicare quanto sopra previsto”.
Sanzioni. Se verrà segnalata una violazione dell’accordo potrà essere convocata una commissione paritetica che si pronuncerà entro 4 giorni. In caso di violazione l’azienda potrà tagliare contributi e permessi sindacali ai sindacati e decidere provvedimenti disciplinari fino al licenziamento.
I commenti sono chiusi.