ROMA – Si è fatta desiderare più del previsto, ma la lettera di Etihad è arrivata: il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi spande rassicurazioni sulla complessa partita Alitalia.
“Ci risulta che ieri sera sia arrivata una lettera da Etihad che pone condizioni a cui i privati devono rispondere”,
ha annunciato durante un question time in risposta alle indiscrezioni diffuse giovedì dai giornali che davano il gruppo di Abu Dhabi in fuga dalla trattativa con l’ex compagnia di bandiera. Siamo alla fase finale, la più difficile.
”Mi risulta che Alitalia stia rispondendo a tutte le osservazioni di Etihad, abbiamo la garanzia che Alitalia risponderà a breve. Mi risulta che la trattativa sia ancora in corso e noi guardiamo con molta attenzione al proseguo degli accordi”
afferma Lupi,che aggiunge: ”Noi non andiamo dietro alle indiscrezioni”. Indiscrezioni che, secondo il ministro, potrebbero essere create da qualcuno che rema contro l’accordo che può salvare l’ex compagnia di bandiera. “Non capisco le indiscrezioni a meno che qualcuno non voglia che questa alleanza si chiuda” dice.
E alla esplicita domanda se Air France stia rallentando l’accordo con Etihad, il ministro delle Infrastrutture ribatte:
“Appunto, forse qualcuno sta lavorando contro l’accordo ma noi andiamo avanti”.
Siamo nella fase finale, conferma il ministro, anche se la lettera di Etihad allunga i tempi per un possibile accordo. Infatti, la lettera giunta da Abu Dhabi metterebbe, a quanto si apprende, nero su bianco le “condizioni imprescindibili” che devono essere risolte, pena la sussistenza dell’accordo. Condizioni che riguarderebbero nodi già evidenziati: esuberi, debito, basi aeroportuali, ruolo delle low cost.
Da parte del management di Alitalia, si starebbe rispondendo punto per punto alle condizioni di Etihad. Quando queste risposte ci saranno, compito del governo sarà verificare i contenuti di questi accordi, a cominciare dal piano industriale e dall’occupazione, ha puntualizzato il titolare del dicastero di Porta Pia. “Se le risposte convinceranno Etihad si procederà con la lettera di intenti, è fondamentale che ognuno faccia la sua parte” sottolinea Lupi per poi aggiungere, sulle voci di esuberi oltre le tremila unità, “quei numeri non li ho mai visti, a me non sono stati comunicati”.
Nessun passo indietro quindi. Per Palazzo Chigi l’ipotesi alleanza di Alitalia con Etihad resta ”strategica e complementare e può funzionare”. Lupi è rassicurante anche rispetto all’alzata di scudi del governatore della Lombardia Roberto Maroni circa un possibile depotenziamento della Malpensa: “Il piano industriale che abbiamo visto prevede lo sviluppo anche di Malpensa e non solo come cargo”.
In una fase molto delicata, ognuno faccia la sua parte, è l’avvertimento del ministro. Un concetto che i sindacati accolgono: “per l’importanza dell’operazione ognuno faccia la propria parte, noi faremo la nostra”, assicura la Uilt mentre la leader della Cgil, Susanna Camusso chiede al governo di fare il punto sull’andamento dei rapporti con Etihad”. E aggiunge: ”Penso che sia una vertenza molto delicata non solo per le migliaia di lavoratori ma anche per il tema del trasporto, della compagnia di bandiera”.