ROMA – Da una parte AirFrance, con l’appoggio di Hollande (“Spero che il dialogo tra Air France e Alitalia continui fino in fondo per il bene delle due compagnie”), dall’altra le Poste Italiane che hanno anche cambiato lo statuto per aggiungere le parole “trasporto aereo” tra i servizi nei quali opera, facendo un passo deciso verso la partecipazione all’operazione Alitalia più volte caldeggiata dal governo italiano.
I canali diplomatici tra Roma e Parigi – scrive Lucio Cillis per Repubblica – restano quindi aperti, anche se il lungo addio di Air France, nonostante le parole di Hollande pronunciate al termine del bilaterale con Enrico Letta, va avanti. Poste, dal canto suo, cerca di evitare che l’Unione europea trovi argomenti ulteriori nell’accusa all’azienda di fornire aiuti di Stato ad Alitalia. Solo così il gruppo guidato da Massimo Sarmi, al termine della scadenza della sottoscrizione dell’aumento di capitale, prevista per il 27 e quindi mercoledì prossimo, potrà entrare in Alitalia prendendo in carico quote inoptate fino a 75 milioni di euro.«La decisione di Air France di non partecipare all’aumento di capitale di Alitalia mi è sembrata frutto di una contingenza momentanea», ha detto ieri Sarmi, «nei giorni scorsi ho sentito il numero uno della compagnia Alexandre de Juniac il quale ha spiegato che il gruppo franco-olandese ha intenzione di restare in veste di azionista. Solo in una fase successiva i francesi valuteranno altre opzioni». Sulla questione dell’alleato straniero, che al momento sembra ancora defilato, ieri è intervenuto anche l’amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni: «Un partner industriale per Alitalia non si trova in una settimana – ha sottolineato l’ad della banca, tra i maggiori creditori di Alitalia – ma resta il fatto che il mercato italiano è molto attraente per chiunque».Alitalia, intanto, va avanti nella messa a punto del piano di tagli annunciato. Trapelano alcuni particolari: i risparmi che l’ad Gabriele Del torchio conta di portare a casa ammonterebbero a circa 300 milioni di euro. Per il 2014 questa ingente quota potrebbe essere a portata di mano grazie a 100 milioni di euro di risparmi sul personale e ad altri 200 milioni che arriverebbero da una profonda revisione degli acquisti e dei contratti. Dai sindacati, infine, è arrivata la revoca dello sciopero degli addetti della compagnia previsto per domani.
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