Alitalia chiuderà il 2010 con perdite più che dimezzate rispetto allo scorso anno. E punta diritto verso il pareggio di bilancio nel 2011. All’indomani dell’ultimo cda del 2010, in cui si e’ parlato anche di preconsuntivo, l’amministratore delegato della compagnia, Rocco Sabelli, annuncia che il 2011 sara’ come il 2010 ”un altro anno di crescita”.
Intanto la compagnia si prepara a rinnovare la flotta regionale con l’arrivo di 20 nuovi aerei acquistati dalla brasiliana Embraer. ”Nel 2010 dimezzeremo le perdite e forse qualcosa di meglio”, ha detto Sabelli a margine di un convegno sul trasporto aereo, spiegando che ”questo ci fa dire che nel 2011 puntiamo al pareggio”.
Lo scorso anno il risultato operativo era stato negativo per 274 milioni. ”Nel 2010 la compagnia è cresciuta – ha proseguito l’ad – e nel 2011 prevediamo un altro anno di crescita: puntiamo ad un aumento della capacità di volo del 6-7%, ad una crescita dei ricavi del 13-14% e puntiamo a portare il livello dei passeggeri da 23,5 a 25,5 milioni”.
E poi sono previsti 170 milioni di euro di investimenti, 130 milioni per il rimborso del debito sulla flotta di proprietà, per una spesa complessiva di 300 milioni, come quella di quest’anno. La compagnia si prepara inoltre a rinnovare integralmente la propria flotta. A partire da quella regionale, per la quale ieri il cda ha deliberato la scelta di Embraer per l’acquisto in leasing di 20 aerei (15 Erj 175 e 5 Erj 190), del valore complessivo di mezzo miliardo di dollari. I nuovi aerei entreranno in flotta dalla seconda metà dell’anno prossimi, i primi 5 ad agosto e il resto a meta’ 2012. Alla fine, nel 2012 la flotta Alitalia ”sara’ completamente nuova – ha detto Sabelli -. Avremo una delle flotte piu’ moderne e giovani d’Europa”. La compagnia brasiliana e’ stata preferita a Bombardier, sebbene l’offerta fosse piu’ costosa, ”perché- ha spiegato Sabelli – ci sono facilitazioni che neutralizzano questo maggiore costo”. Scartati anche i Superjet 100 della russa Sukhoi, sebbene all’inizio ci fosse una preferenza per questa offerta, ”proprio perché c’era una impresa italiana”, Alenia Aeronautica: in questo caso pero’ – ha precisato l’ad – la soluzione ”non era compatibile con i nostri tempi”, visto che Sukhoi ancora non vola, e si voleva evitare di essere i clienti di lancio di un nuovo aereo. Una scelta che pero’ non ha convinto il presidente dell’Enac Vito Riggio, secondo cui si è persa un’occasione per sostenere l’industria italiana.
”Particolarmente sorpresa” della decisione anche Alenia: l’aereo, sottolineano fonti, vola da oltre due anni e il calendario e’ compatibile con i tempi di consegna proposti alla compagnia italiana. L’ad di Alitalia ha quindi difeso la propria linea industriale, sottolineando che se si concentra sul breve periodo è perché è il ”prerequisito per una strategia solida nel tempo”. Una posizione che trova d’accordo il segretario nazionale della Cgil Fabrizio Solari, che però chiede che prima o poi l’azienda espliciti la propria strategia e che, a consolidamento avvenuto, avvii nuove risorse per lo sviluppo. A Sabelli hanno avuto qualcosa da chiedere anche un gruppetto di lavoratori cassintegrati di Alitalia, che gli hanno contestato alcune affermazioni e, affinché si ricordasse della loro situazione, gli hanno regalato un cappello da Babbo Natale. ”L’unica risposta che vi soddisferebbe – ha detto loro l’ad – e’ che io vi riassuma. Lo faremo se e quando ci saranno le condizioni”.