La sentenza Ocse: un altro milione di italiani perderà il lavoro entro il 2010

Quelli dell’Ocse l’altra sera non sono stati attenti in tv mentre Berlusconi spiegava  a Vespa e agli italiani che diffondere cattive notizie è boicottaggio e favoreggiamento della crisi. Infatti al mattino dopo se ne sono usciti con un documento dove c’è scritto che il tasso di disoccupazione italiana, fino a marzo 2009 intorno al 7,5 per cento, è destinato a crescere e di molto. Non come la Spagna che viaggia intorno al 18, ma forse come la Germania sì, intorno al 9 per cento.

La disoccupazione poi continuerà  a crescere nel 2010  e il tasso di disoccupazione arriverà al 10% nell’area Ocse alla fine del 2010, il massimo dal dopoguerra. E’ quanto emerge dall’Employment Outlook 2009 dell’Ocse, secondo il quale il rallentamento legato alla crisi economica costerà ai paesi industrializzati 25 milioni di posti di lavoro entro la fine del prossimo anno, portando il totale dei disoccupati a 57 milioni di unità.

Lo stesso documento afferma che in Italia che “il peggio deve ancora arrivare”. Il “peggio” sono un milione e centomila disoccupati in più rispetto al 2007, 850mila in più rispetto a marzo 2009 e percentuale finale del 10, 5 per cento.

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