Usa, crisi. Ex-banchiere tassista, ”devi farcela con quello che hai”

Scot Curtis, ex banchiere, sul suo taxi

NEW YORK, STATI UNITI – Mentre gli indignati protestano in tutto il mondo contro gli squali della finanza, e ci si chiede cosa otterranno, c’e’ chi di quella categoria di quattrinari ha fatto parte per anni e dopo aver perso il lavoro per la recessione ha deciso di rimboccarsi le maniche e passare ad altro. Uno di questi e’ Scott Curtis.

Curtis ha lavorato a Wall Street per un quarto di secolo, ha fatto un sacco di soldi e gli ha persi quando e’ stato licenziato a causa della crisi. Ma invece di scendere in piazza per una protesta (a parte Roma) tutto sommato inutile, ha riposto nell’armadio cravatte regimental e vestiti a doppiopetto ed e’ tornato sul mercato. Ma quale mercato? Da banker a tassista.

”Non e’ solo un modo per guadagnare, ma anche una strategia di marketing”, racconta Curtis al New York Times: ”Tornero’ a Wall Street”. Il suo curriculum infatti e’ appeso sul sedile posteriore del Yellow Cab giallo e l’ex operatore di borsa e’ convinto che trasportando tante persone ogni giorno ci siano piu’ possibilita’ di incontrare un nuovo datore di lavoro.

Per Curtis, quarantasettenne divorziato con due figli, guidare per la citta’ e’ il modo migliore per sponsorizzare se’ stesso. E sembra non essere il solo ad aver avuto questa idea. Secondo la ”Taxi and Limousine Commission”, la richiesta di licenze e’ cresciuta del 10% dall’inizio della crisi

Oltre a Curtis tra i nuovi driver ci sono anche altri ex paperoni di Wall Street, come Janet Wilkinson, fino a un anno fa dipendente di Jp Morgan, o Herb Reyes, ex-direttore finanziario, che ora passa le giornate guidando un taxi giallo in giro per Manhattan. ”Finchè va male – ha dichiarato la Wilkinson – ce la devi fare con quello che ti è rimasto”. Da ”master of the universe” a tassista? Solo in America. 
 

 

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