Uno stipendio da tre milioni di euro, più bonus variabili e stock option per un valore totale di quasi quindici milioni di euro, che, in momenti particolarmente positivi per le azioni Fiat, possono lievitare fino a cento milioni: è quanto, indicativamente, potrebbe mettersi in tasca in un anno l’amministratore delegato Sergio Marchionne. Detto altrimenti, guadagnerebbe in un anno più di 6400 operai del Lingotto. Al giorno, domeniche comprese, fanno 276.600 euro, nota il Giornale.
Colui che Il Sole 24 Ore ha incoronato “uomo dell’anno”, l’artefice del nuovo contratto capestro per gli operai metalmeccanici, è ben lontano da quelle che lo stesso quotidiano di Alessandro Sallusti ricorda come una delle regole d’oro del pioniere della finanza John Pierpont Morgan.
Nei primi anni del Ventesimo secolo il banchiere fondatore di JP Morgan sosteneva che “Il compenso del capo di una grande società non deve mai superare quello della media dei suoi dipendenti, moltiplicato per 20”.
A nulla è servito neppure il crac di Lehman Brothers: gli anni passano, ma i bonus restano
[gmap]
I commenti sono chiusi.