WASHINGTON – Possono due monetine di platino salvare la più grande economia mondiale? Sebbene l’idea sembri folle, alcuni economisti sostengono che questa idea sia una possibilità concreta. E sostengono che due monete di platino possono saldare il debito americano.
Il dibattito sul “fiscal cliff” si accompagna negli Stati Uniti ad un’altra discussione, quella sul tetto del debito. Gli Stati Uniti, come tutti i Paesi, devono chiedere soldi in prestito sul mercato per finanziare le loro attività. Il governo degli Stati Uniti può prendere in prestito solo una certa quantità di denaro, stabilita dalla legge – il «debt ceiling», il tetto del debito. Questa quantità è regolarmente superata, a causa dell’inflazione e dell’aumento delle spese, e per questo ogni governo deve negoziare regolarmente l’innalzamento del tetto del debito, negoziando con il Parlamento.
E’ successo 8 volte durante la presidenza Clinton e 7 volte durante gli anni di George W. Bush. L’anno scorso, la resistenza oltranzista dei Repubblicani di fronte all’innalzamento del tetto del debito aveva creato un’ondata di panico tra i mercati. I dissidi odierni tra i Repubblicani e i Democratici rischiano ancora una volta di avere pesanti ripercussioni.
A tutto questo c’è una soluzione, rapida e poco ingombrante: due piccole monetine di platino. Perché, come? Grazie ad una falla nella legge degli Stati Uniti, il Tesoro degli Stati Uniti è autorizzato a battere tante monete di platino quante vuole e perfino ad attribuirgli il valore che desidera. Si tratta di un privilegio che le altre valute non hanno. Difatti, secondo la legge statunitense, c’è un limite alla produzione di banconote ed a quella di monete di oro, argento e rame.
Grazie a questa “falla”¸ qualcuno propone che la zecca degli Stati Uniti produca un paio di monetine dal valore di mille miliardi di dollari. Il gioco è quasi fatto e la soluzione vicina. Basta depositare le due sfarzose monetine alla Federal Reserve e da lì nei conti del Tesoro. Improvvisamente, il Tesoro ha così due mila miliardi di dollari in più a sua disposizione per far fronte alle spese, senza dover emanare nemmeno un dollaro di nuovo debito. E non ci sarebbe più bisogno di nessun innalzamento del tetto, di nessuna faticosa mediazione tra partiti ostili.
Il sistema assomiglia ad un aumento dell’emissione di banconote, un esperimento tentato più volte dalle banche centrali in simili circostanze. Ma questa volta il governo utilizzerebbe semplicemente il denaro giù in circolazione, invece di stamparne di nuovo. In questo modo, l’inflazione, almeno in teoria, non dovrebbe aumentare.
Semplice? Forse troppo. Nonostante qualche voce che appoggia la misura, la maggior parte degli analisti considerano che la misura sia troppo rischiosa. Pare difficile che i Repubblicani e i Democratici possano mettersi d’accordo su una tale scappatoia politica. E’ certo però che se i due partiti americani non riusciranno ancora una volta a mettersi d’accordo sul tetto del debito, questi inusuali rimedi economici potrebbe catturare sempre più attenzione.