MILANO – Imco e Sinergia, le due holding della famiglia Ligresti, per le quali la procura milanese ha chiesto il fallimento, hanno chiesto altre due settimane di tempo per mettere a punto il piano di salvataggio. Il giudice fallimentare Roberto Fontana si e' riservato di decidere sull'istanza e la decisione potrebbe arrivare domani da parte del collegio del tribunale fallimentare.
Nell'udienza del 12 giugno in cui era previsto il deposito degli accordi di ristrutturazione del debito delle 2 societa' della galassia Ligresti, Imco e Sinergia, tramite i loro legali, tra cui Giuseppe Lombardo, hanno chiesto al Tribunale fallimentare altre 2 settimane per arrivare a presentare un piano di salvataggio. Su questa richiesta dovra' decidere il Collegio fallimentare, di cui fa parte anche il giudice Filippo D'Aquino.
''Domani sapremo'' e' stato l'unico commento rilasciato da Claudio Calabi, vicepresidente e liquidatore di Sinergia. Formalmente la richiesta per Imco verra' formulata nel pomeriggio. Le 2 holding hanno debiti per circa 400 mln di euro, dei quali oltre 300 con le Banche e gli altri nei confronti di diversi creditori.
Le 2 societa' avevano presentato una bozza di piano di salvataggio che prevede la cessione di immobili per 293 mln di euro al fondo Hines, il quale a sua volta si accollerebbe debito per 243 mln piu' 50 mln cash.
Da quanto si e' saputo, pero', la richiesta di rinvio si baserebbe sul fatto che ci sarebbero ostacoli riguardo al reperimento di investitori. Il pm di Milano Luigi Orsi che presiede l'udienza aveva chiesto nei mesi scorsi il fallimento delle holding. Lo stesso pm e' titolare dell'inchiesta sul gruppo Ligresti, nella quale Salvatore Ligresti risponde di aggiotaggio e ostacolo agli organi di vigilanza.