Slitta ancora il federalismo fiscale: discussione e voto posticipati di una settimana

Bossi e Calderoli

Il decreto sul federalismo fiscale slitta nuovamente: il Consiglio dei ministri ha deciso il rinvio di una settimana dei termini per il voto del provvedimento sul fisco comunale che doveva essere esaminato nella commissione bicamerale entro il 28 gennaio.

Il rinvio di una settimana, hanno spiegato all’Ansa fonti vicine al governo, è stato proposto dal ministro della Semplificazione Roberto Calderoli. Il governo, in questo modo, ha concesso una settimana in più alla commissione per discutere ed approvare il testo, il cui via libera in questo modo slitterà da mercoledì 26 gennaio a quello successivo.

Le stesse fonti hanno sottolineato come si tratti di un ”passaggio politico” che non comporta ”nessuna proroga della delega”.

Il federalismo potrebbe essere il “casus belli” per l’eventuale caduta del governo: la Lega ha già detto che se non sarà approvato, sarà spianata la strada per le elezioni anticipate. Infatti l’opposizione (sia il Pd che il cosiddetto Terzo Polo) hanno detto che sono pronti a votare “no” al decreto.

I più scettici sul decreto sono i Comuni. Secondo il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, il testo del decreto sul fisco municipale contiene al suo interno “molte incertezze su numerosi punti fondamentali per la vita dei Comuni italiani. Così non va assolutamente e preghiamo il Governo di apportare gli opportuni chiarimenti quanto prima”.

E infatti Calderoli ha detto che ”con il ministro Tremonti e con La Loggia abbiamo concordato una serie di risposte positive a dei quesiti posti dall’Anci, ritengo che si sia ricomposta la posizione del governo rispetto alla stessa Anci e che c’e’ una sostanziale condivisione delle richieste”.

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