MILANO – Fiat affretta i tempi per il controllo di Chrysler e le agenzie di rating la tengono sotto controllo. Il risultato degli esami, per ora, è incerto: Standard & Poor’s conferma il rating, Moody’s ci pensa, osserva, e potrebbe declassare. Stessa identica posizione di Fitch.
Le tre agenzie di rating, nelle loro analisi, partono da un punto comune: Fiat dopo l’accelerazione verso il controllo di Chrysler, è “più esposta”. I giudizi in comune, però, si fermano qui. Moody’s, infatti, riconosce a Fiat “una liquidità significativa” ma ha deciso di avviare l’esame su “relazione intersocietaria, futura interdipendenza delle due società, potenziale accresciuta esposizione di Fiat su Chrysler”. Per questo Moody’s fa discendere il possibile downgrade dal livello di Ba1 attualmente assegnato al Lingotto.
S&P, invece, parte dalla sorpresa per un’operazione, quella con Chrysler, che l’agenzia si aspettava “graduale e invece avverrà prima delle attese”. Quindi sottolinea a sua volta come “questo limiti la flessibilità finanziaria di Fiat e la lasci più esposta a una performance 2011 più debole rispetto alle aspettative”. Standard &Poor’s quindi precisa che “qualsiasi segnale di ritardo nell’integrazione o risultati deludenti in quest’ambito nei prossimi 12 mesi, in particolare sui margini di profitto, accrescerebbe la pressione sul rating Fiat”.
Per ora, anche in Borsa, Fiat non sembra sentire la sfiducia: nei giorni prima e dopo Pasqua il Lingotto continua a collezionare solo segni più sul listino.