NEW YORK – Ore 16.54, l’agenzia Ansa batte il seguente dispaccio: ”L’Italia non ce la puo’ fare da sola”: ne sarebbe convinto il direttore del Dipartimento degli affari di bilancio dell’Fmi, Carlo Cottarelli, sottolineando come sia piu’ che mai necessario rafforzare il sistema anticrisi a livello europeo.
Due ore dopo però arriva la retromarcia, il Fondo Monetario internazionale non avrebbe mai detto una cosa simile. L’Fmi avrebbe dato solo tre ipotesi per superare l’impasse, senza parlare di un Paese da salvare o che non è in grado di rialzarsi da solo.
Bene ”la forte correzione dei conti” fatta dal governo: ”Ora servono le riforme strutturali”. ”L’Italia ha tre cose che deve fare. La prima è l’aggiustamento di bilancio, che già sta facendo a giusta velocità, con l’avanzo primario che migliorerà di oltre il 3 punti percentuali del pil quest’anno e – evidenzia Cottarelli – questo è un aggiustamento grande ma necessario. La seconda cosa sono le riforme strutturali, che l’Italia sta facendo, come mostrano le misure di liberalizzazione proposte dal premier Mario Monti. La terza cosa cosa va la di la’ di quello che Italia puo’ fare da sola, ed e’ la necessita’ di un firewall dell’Europa più grande”.
Il Fondo Monetario internazionale prevede che l’economia italiana si contrarrà nel 2012 del 2,2% e nel 2013 dello 0,6%, tagliando le stime di crescita del nostro Paese di 2,5 punti percentuali per il 2012 e di 1,1 punti percentuali per il 2013. Il Fmi prevede che il Pil dell’area euro arretrerà dello 0,5% nel 2012, con una revisione al ribasso di 1,6 punti percentuali rispetto alle stime di settembre.
Nel 2013 si tornerà alla crescita, con un rialzo dello 0,8% (-0,7 punti). Fra i grandi partner, il Pil della Germania crescerà dello 0,3% nel 2012 e dell’1,5% nel 2013 e quello della Francia dello 0,2% e dell’1%. Per la Spagna è atteso un -1,7% e -0,3%. Per l’economia globale i rischi al ribasso “si sono intensificati” e hanno registrato “una brusca escalation nel quarto trimestre del 2011, quando l’area euro e’ entrata in una nuova pericolosa fase”. Le previsioni per il breve periodo sono ”notevolmente peggiorate”. E la “principale ragione” è da ricercare nella “crescente crisi dell’area euro che interagisce con fragilità finanziarie altrove”.
L’Fmi promuove il nuovo governo. “Il pacchetto di misure approvato in dicembre”, del governo Monti, “aumenterà per l’1,25% del Pil il processo di risanamento di bilancio previsto per il 2012-2014, abbastanza per raggiungere il pareggio di bilancio il prossimo anno, in termini corretti per il ciclo”. Il Fondo sottolinea che le nuove misure, insieme alle precedenti, faranno scendere la spesa annuale per le pensioni di 1,25 punti percentuali del Pil, la migliore performance fra le economie avanzate