ROMA – Il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari in un’intervista al Corriere della Sera difende le banche: «Viviamo di economia reale e di fiducia, non possiamo passare come il capro espiatorio della crisi».
Poi spiega ancora: «Non è chiaro che le banche sono imprese e hanno il diritto/dovere di fare profitti. Non possiamo essere servizio pubblico perché è in contrasto con la nostra natura giuridica e i milioni di azionisti che abbiamo, perché cozza con le scelte privatistiche che il Paese ha fatto per tempo e il modello adottato in tutto il mondo. In più le ricordo che mentre nel resto d’Europa gli Stati hanno usato i pacchetti anticrisi per salvare le banche, spendendo duemila-miliardi-di-euro, da noi i soldi sono stati impegnati per tamponare gli effetti sociali della crisi. Le pare un merito da poco?».
E ancora: «Le banche sono imprese private capaci di far propri obiettivi di responsabilità sociale. La nostra rotta guarda all’economia reale ma se non siamo capaci di remunerare il capitale dove prendiamo le munizioni da dare alle imprese?» .