Imu 2013, Tares, Irpef, biglietti autobus: mappa dei rincari

Imu 2013, Tares, Irpef,  biglietti autobus: mappa dei rincari
Imu 2013, Tares, Irpef, biglietti autobus: mappa dei rincari

ROMA – Imu 2013, Tares, Irpef,  biglietti autobus: mappa dei rincari. Sale la tassa sui rifiuti, detta Tares, crescono le addizionali Irpef, aumentano i biglietti degli autobus: le amministrazioni locali, dalle grandi città ai Comuni più piccoli, devono fra fronte ai tagli decisi più in alto, lo Stato ha ridotto drasticamente i trasferimenti, con in più l’incognita dell’Imu prima casa sul cui destino (e relativo gettito) si saprà qualcosa a fine agosto. Ma intanto bilanci, accantonamenti, piani di rientro vanno perseguiti in tempo. L’unica per gli enti locali, al momento, è agire sulla leva fiscale, come si dice: aumentare le tasse resta l’unico rimedio. D’altra parte ha ragione anche il presidente dell’Associazione dei Comuni, il sindaco di Torino Piero Fassino:

“Certo che le tasse locali sono cresciute. Ma mai quanto i tagli del governo centrale. Negli ultimi 4 anni le risorse trasferite ai Comuni sono scese di 9 miliardi, le imposte municipali sono salite di 5,5 miliardi”. (intervista al Corriere della Sera)

In ogni caso, vediamo con l’ausilio del Sole 24 Ore la mappa di aumenti e rincari.

Imu seconde case. A Genova l’aliquota sulle case affittate a canone concordato passerà dallo 0,76% allo 0,95 per cento. A Trieste, invece, alle case sfitte si applica l’aliquota dell’1,06% anziché dell’1 per cento.

Addizionali Irpef. A Milano, dove il prelievo è strutturato per scaglioni di reddito fino al 2012, potrebbe attestarsi quest’anno all’aliquota massima (0,8%) per tutti. Anche a Napoli addizionale verso il massimo per tutti, mentre a Torino è già stata introdotta l’anno scorso.

Rincaro tariffe trasporto pubblico. A Milano stanno pensando di portare dal 2014 il biglietto dell’autobus a 2 euro o di ritoccare gli abbonamenti, mentre a Bologna l’aumento da 1,20 euro a 1,30 scatterà già dal 1° agosto.

Tares. E’ il capitolo fiscale di oggi più voluminoso. Anche qui gli aggiustamenti verso l’alto verranno decisi in attesa che il tributo cambi radicalmente natura con l’integrazione nella complessiva service tax sugli immobili (insieme alla Imu e si spera, in modo che non diventi una tassa patrimoniale mascherata e adotti tutti i criteri selettivi derivanti da Isee, rendita catastale riformata, ecc..)

Rispetto agli altri rincari, quello della Tares è imposto da una legge dello Stato ed è una scelta obbligata per i Comuni.  Il decreto salva-Italia di fine 2011 ha introdotto un metodo di calcolo che penalizza chi produce più rifiuti: diverso dalla Tares ma più vicino ai Comuni (il 16%) che applicavano la Tia.

Se in molti casi i Comuni hanno sfruttato la chance di rimandare la stangata a dicembre, in altri a famiglie e imprese sono già arrivati i primi bollettini con le tariffe aggiornate. Rientra nel primo gruppo Como, dove entro fine mese si dovrà versare il 60% degli importi calcolati sulla base della vecchia Tarsu, mentre il 30 novembre ci saranno saldo e conguagli.

A fine anno i rincari non mancheranno: una famiglia di tre persone in 50 metri quadrati avrà pagato il 65% in più rispetto al 2012, un nucleo di quattro in 100 metri quadrati avrà speso il 32% in più. Sul fronte delle attività produttive, un bar verserà il 63% in più ma un magazzino della stessa metratura avrà una bolletta più leggera del 45 per cento. (Francesca Barbieri Valentina Maglione Giovanni Parente, Il Sole 24 Ore, 22 luglio)

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