ROMA – L’inflazione nel 2014 resta allo 0,7%, ben l’1,5% in meno del 2013. Ma i prezzi, soprattutto quelli dei supermercati, salgono ancora. E così a gennaio 2014 il carrello della spesa è ancora più caro, secondo i dati Istat. I prezzi infatti sono saliti dell’1,3%, il doppio dell’inflazione. E per Coldiretti l’incremento maggiore è sul prezzo delle verdure, che sale del 4,6% anche a causa del maltempo.
L’Istat rilascia così per la prima volta il dato sulle variazioni dei listini nelle ‘grocery’, tradotto drogherie o più semplicemente, appunto, supermercati. Insomma tutti i luoghi dove si fa la spesa giornaliera, che non solo comprende il cibo, ma anche i prodotti per le faccende domestiche, in primis i detersivi, e ancora tutto quello che serve per l’igiene personale (dal dentifricio al deodorante), compresi i prodotti di bellezza, come le diverse creme.
La variazione mensile dell’indice ‘grocery’ (+0,3%), che quindi si aggiunge a un altro indicatore, quello sui prezzi degli acquisti più frequenti, in cui ad esempio rientrano pure i carburanti. Indice che a gennaio sale dell’1,2% su base annua (stesso valore di dicembre) e dello 0,4% rispetto al mese precedente.
Secondi i dati Coldiretti, sono i vegetali freschi a far segnare il maggior aumento congiunturale dei prezzi a gennaio con un incremento del 4,6%. L’indagine evidenzia che gli alimentari e le bevande analcoliche sono la voce che nel complesso fa registrare il maggior incremento su base mensile (+0,8%), mentre su base tendenziale l’aumento (+1,3%) è quasi il doppio del valore medio dell’inflazione (+0,7%). 7
I fattori stagionali, sottolinea la Coldiretti, hanno influenzato l’andamento dei prezzi che tuttavia per i vegetali freschi risultano in flessione dello 0,9% rispetto allo scorso anno. Rialzi congiunturali si rilevano per i prezzi del pesce fresco di acqua dolce (+2,8%), con un rincaro record dell’8,8% rispetto allo scorso anno, mentre il pesce fresco di mare aumenta rispetto a dicembre (+1,4%) ma cala (-0,5%) rispetto al gennaio 2013.