ROMA – “Non ho problemi. Sono abbastanza ricco per rinunciare al compenso“. Così il commissario Inps, Tiziano Treu, ha risposto alle domande di un giornalista de La Gabbia sulla possibile rinuncia al compenso da commissario per dare un segnale al Paese.
Treu ha detto di essere disponibile a rinunciare al compenso se ci sarà una differenza tra la pensione e il tetto fissato per i compensi nella Pubblica Amministrazione. “Posso rinunciare al compenso – ha insistito – quando sarò presidente ve lo farò sapere. Darò un segnale al Paese”.
Il compenso del commissario che ha preceduto Treu (Vittorio Conti) era di 103 mila euro. Al momento Treu cumula la pensione da professore con il vitalizio da parlamentare.
Ma quello che più conta per i pensionati italiani è l’apertura arrivata da Treu sul fronte delle modifiche alla riforma Fornero: “Ne stiamo discutendo, l’Inps presenterà delle proposte per una qualche forma di flessibilità”. Cioè la possibilità di lasciare il lavoro prima della data per l’assegno di vecchiaia, fissata a oltre 66 anni di età o oltre 42 anni di contributi (41 per le donne). Questo a fronte di penalizzazioni sulla somma mensile.
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