ROMA – Enrico Letta punta sull’industria per la rinascita dell’Italia e dell’Europa. Roma e Bruxelles “devono riprendersi la leadership industriale e raggiungere nel 2020 il 20% del Pil prodotto dall’industria e dalla manifattura. Il presidente del Consiglio interviene all’assemblea di Confindustria, e si trova a dover rispondere alle critiche del presidente degli industriali Giorgio Squinzi.
Alle accuse di aver “bruciato il tempo nelle parole spese vanamente”, Letta quasi si scusa e poi risponde con un richiamo all’unità: ”Siamo dalla stessa parte: la politica forse troppo tardi ha capito la lezione, ma ora deve applicare quello che ha capito. Se tutti ci diamo un orizzonte poi i risultati si raggiungono” e poi con un contrattacco. ”Serve più attenzione al capitale umano e all’internazionalizzazione ma l’Italia ha già dimostrato che si può fare. Sull’internazionalizzazione siamo al vostro fianco”.
Ancora una volta il presidente del Consiglio sottolinea le difficoltà della situazione e del proprio compito: “La missione è difficile e il compito anche e sento sulle mie spalle tutta la responsabilità e le tante aspettative; sarà difficilissimo, non so se ce la faremo ma ce la metteremo tutta”.
E poi il programma: ”Dobbiamo avere come obiettivo una nuova leadership europea in campo industriale” e di ”raggiungere nel 2020 il 20% del pil prodotto dall’industria e dalla manifattura in Italia e in Europa. E’ uno sforzo importante ma credo che ce lo dobbiamo dare come obiettivo se vogliamo che l’Europa e l’Italia siano leader nel mondo. Anche grazie a quello che è successo negli Stati Uniti o in Giappone, è finito il girone di andata nel quale si è pensato che l’Italia e l’Europa potessero fare a meno dell’industria e penso che questo girone sia finito con un risultato non positivo. Ora dobbiamo avere come obiettivo una nuova leadership europea in campo industriale”.