ROMA – Lo spread risale: pesano le smentite sui 1000 mld Bce e le prese di profitto. Lo spread tra Btp e Bund ha aperto stabile a 164,4 punti sui livelli segnati ieri in chiusura (165) con un rendimento al 3,19%. E’ bastato che il membro austriaco della Bce Ewald Nowotny ieri negasse la necessità di un intervento immediato di Francoforte per contrastare la bassa inflazione che i rendimenti dei titoli italiani scontassero un automatico aumento.
Le sue parole hanno raffreddato gli entusiasmi degli operatori convinti che in settimana Mario Draghi avrebbe annunciato misure “non convenzionali” per contrastare la deflazione e calmierare l’euro ormai prossimo alla soglia di 1,4 sul dollaro (e fattore determinante per la deflazione). La strada del “quantitative easing”, cioè le misure straordinarie della Bce per raffreddare la valuta (un piano da mille miliardi di euro di acquisti di titoli), è ancora lunga: prima si sperimenteranno tutte quelle ordinarie. Intanto, molti operatori sono passati all’incasso monetizzando le straordinarie performance dei mercati azionari e obbligazionari degli ultimi mesi.